“Bisogna preferire i cibi affini all’uomo e alla sua natura, e non quelli che non lo sono – scrive Musonio nei suoi saggi, trascritti dal suo scolaro Lucio – e affini a noi sono i prodotti della terra, i cereali che danno all’uomo il nutrimento adatto, e anche quel che ci possono offrire gli animali, non uccidendoli però”. “Di questi cibi, i più convenienti sono quelli che si possono usare così come sono, senza il fuoco, come i frutti di stagione, alcune erbe, il latte, il formaggio, il miele. La carne è più da belve feroci e più adatta agli animali selvaggi. E’ pesante e d’ostacolo al pensare, perché l’esalazione che ne proviene è torbida e annebbia l’anima. Perciò chi se ne ciba appare lento nel ragionamento”. “L’uomo deve nutrirsi nel modo più simile agli dèi. A loro bastano i soffi che emanano dalla Terra e dall’acqua, e a noi converrebbe il cibo più simile a questo, più leggero, più puro. Così la nostra anima sarebbe più pura”.