Tre giorni di musica, dj, nuovi suoni, arti elettroniche a Barcellona. La capitale catalana dal 14 al 16 giugno ospita la diciannovesima edizione del Sónar, “Festival Internacional de Música Avanzada y New Media Art”. Due le location principali, il Sónar de Día, durante il giorno al Museu d’Art Contemporani de Barcelona, e le sessioni notturne, negli amplissimi padiglioni della Fiera di Barcellona. L’impatto culturale del festival A riprova del suo notevole impatto sulla scena musicale europea, da quest’anno il Sónar si fa in quattro, con gli altri appuntamenti che si sono già svolti a San Paolo, Tokyo e Cape Town. Anno dopo anno qui si incontrano le nuove leve della musica, il meglio dell’avanguardia a cavallo tra diversi generi, tendenze, suggestioni, idee. Musica elettronica ma non solo: negli anni scorsi Sónar ha saputo portare sul palco artisti come I Divo, Grace Jones, i Kraftwerk. C’è sempre un grande nome dell’avanguardia del passato: quest’anno sono i New Order. Ogni anno il meglio è qui, e si spiega così la crescita nel numero dei partecipanti e la vasta eco poi che si riverbera in tutta la scena culturale continentale. E’ un amplificatore di realtà che altrimenti potrebbero rimanere circoscritte a un più ridotto contesto musicale e geografico. Il ruolo di Red Bull Music Academy In questa inarrestabile tensione di ricerca del ‘nuovo’ – nuove energie, nuove voci, nuovi suoni – Sónar dà spazio a realtà consimili, amiche, sulla stessa lunghezza d’onda: “Penso a determinate etichette discografiche – spiega Giacomo De Poli, autore di The Bridge e selezionatore musicale di LifeGate Radio – che hanno sempre la possibilità di promuovere e far conoscere il loro roster di artisti. Penso a media come Radio 1 della Bbc: per molte edizioni è stato affidato un intero palco alla sua celebre conduttrice Marienne Hobs, portabandiera dei nuovi suoni metropolitani britannici. E, tra i partner storici, penso a quel ‘master itinerante’ che è Red Bull Music Academy che seleziona, pescandoli da ogni parte del mondo, alleva e lancia quelli che potrebbero essere i talenti del nostro domani, accompagnandoli fino alla ribalta internazionale. Esempio di casa nostra? Gli Esperanza, un trio formato da Carlo, Sergio, Matteo, anche loro nati in seno all’Academy”. All’interno della location giornaliera c’è un palco, il SonarDôme, curato dalla Red Bull Music Academy (antipasto della 15esima edizione dell’Academy che si terrà a New York ad ottobre). Tra i molti ospiti che saranno presenti: Flying Lotus (lui stesso era stato un allievo della RBMA), DJ Harvey, Nina Kraviz, xxxy, Esperanza, Om Unit, NGUZUNGUZU, Doc Daneeka, Brenmar, DJ Spinn & DJ Rashad. Il ruolo di The Bridge e LifeGate Radio The Bridge è il programma che da otto anni su LifeGate Radio ospita “novità, rivisitazioni, contaminazioni, remix”. “La partnership con Red Bull Music Academy è nata da questa comune passione per il contesto sonoro che sentiremo a Barcellona, a New York, che sentiamo sulla Bbc e di cui si occupa l’Academy. Essendo vetrina di quello che potrebbe essere il futuro di LifeGate Radio, si è deciso di collaborare, condividere, intraprendere insieme la strada che ci porterà fino a New York, a ottobre”. Uno scambio di contenuti: sentiremo, all’interno di The Bridge, i contenuti di Red Bull Music Academy in un flusso di comunicazione biunivoco, e – unica radio in FM – due volte al mese avrà una coda di un’ora che arriva direttamente daglia archivi della RBMA Radio.