L’Organic Consumer Trends Report (OCTR) del 2002, condotto con The Natural Marketing Institute (NMI) e SPINS, ha riportato un risultato sorprendente: oltre il 39% degli americani acquista e usa prodotti biologici, e questo grande risultato equivale a 6,9 miliardi di dollari come giro di affari USA per cibi e bevande bio. L’OCTR include analisi dettagliate dei comportamenti dei consumatori rispetto a oltre 40 categorie di prodotti bio e più di 100 sub-segmenti. Il rapporto indica che l’importanza del settore ‘bio’ continuerà a crescere ancora di più sulle basi legali dell’US Department of Agriculture che il 21 ottobre ha emanato il primo regolamento americano per certificare il bio. L’OCTR identifica un range di segmenti di consumatori bio, mettendo a confronto i comportamenti di scelta e di acquisto di ognuno. Sono così definiti: 1. L’Organic Integrated Group (gli “integrati”, potremmo chiamarli gli appassionati): annovera il 37% di chi sceglie bio, con una forte preferenza verso tutti i prodotti biologici, consumandoli più di una volta al giorno. 2. Il Middle Group (di mezzo): 39% dei consumatori bio, che mostra forte preferenza verso il biologico e lo compra settimanalmente. 3. Il Fringe Group (gruppo di frangia): il 24%, che consuma bio occasionalmente. Il Managing Partner del NMI, Steve French, ha commentato: “si riscontra qualche incertezza su ciò che deve essere un prodotto per essere dichiarato ‘bio’. Solo il 48% dei consumatori del bio in USA sembra avere una chiara percezione del vero significato. C’è una riconoscibilità relativamente bassa dei vantaggi, in termini di prodotto, che derivano dall’agricoltura biologica, compresi il gusto, benefici nutrizionali, e altri. La recente inziativa di etichettatura dell’USDA darà risalto e credibilità ai produttori. Tuttavia, gli attori commerciali dovranno assumersi la responsabilità di comunicare questi benefici-chiave dei prodotti biologici per i consumatori.” Stefano Carnazzi