
La sostenibilità è un concetto che si presta a molteplici interpretazioni e declinazioni. Chiarirne il perimetro è fondamentale per garantirci un futuro.
Eccezionale scoperta sotto i ghiacci artici. Alcune piante ritornate alla luce dopo il ritiro del ghiacciaio, hanno iniziato a dare segni di vita. Hanno 400 anni.
Che i ghiacci si stiano ritirando è ormai assodato. Ma che
sotto il manto ghiacciato si possano trovare specie vegetali capaci
di ritornare in vita è quantomeno bizzarro. Perché?
Perché la loro età risale a 400 anni fa.
L’eccezionale scoperta è stata fatta dai ricercatori
dell’Università dell’Alberta, che stanno monitorando la
ritirata del ghiacciaio Tear Drop, nelle lande artiche del Canada,
nell’isola di Ellesmere.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Il ghiacciaio, che si sta sciogliendo alla velocità di 4
metri l’anno (erano 2 i metri negli anni ’90), ha riportato alla
luce una consistente varietà di muschi e piante vascolari,
più di 60 specie diverse. Gli scienziati sono rimasti subito
colpiti dallo loro fragilità, ma allo stesso tempo dal loro
ottimo stato di conservazione. I gambi, le strutture delle foglie
erano perfettamente intatte. E dal fatto che avessero piccoli
germogli e nuove foglioline verdi.
Nulla di strano se una specie vegetale riprende il proprio ciclo
vitale appena il ghiaccio si scioglie. Solo che quest’ultime sono
state ricoperte da uno strato di ghiaccio per circa 400 anni, come
confermato dalla datazione al radiocarbonio.
Piante quindi che si trovavano lì prima dell’ultima piccola
glaciazione, ai tempi di Keplero e Galileo, quando nacque la
scienza moderna. E piante che una volta portate in laboratorio,
sono state in grado di agire come le cellule staminali: ovvero sono
riuscite a rigenerare l’intero impianto, indipendentemente da
quale parte del corpo la cellula originaria provenisse. Una
funzione nota come totipotenza, ma che mai si era osservata in
esemplari di 400 anni fa.
“Questi risultati – ha dichiarato la dottoressa La Farge,
responsabile del gruppo di studio – dimostrano che le piante
sepolte da centinaia di anni di ghiaccio possono rimanere dormienti
e servire come un serbatoio genetico”. E una volta si siano
ristabilite le condizioni adatte, resuscitare specie
antichissime.
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