Politica e spiritualità del meditare

Quando un certo numero di persone si riunisce a meditare insieme, i miglioramenti fisiologici che il singolo può provare si riverberano intorno

E’ stato ormai ampiamente dimostrato che quando la nostra coscienza
raggiunge stati di
consapevolezza più elevati
, si verificano
cambiamenti fisiologici misurabili; questi possono determinare
maggior resistenza alle malattie, riduzione dell’ipertensione,
dell’insonnia, dell’ansia, maggior stabilità psicologica,
riduzione dell’uso di sigarette, alcol e droghe. In altre parole,
quando la vita si dispone in sintonia con la “legge naturale”,
è una vita che automaticamente sostiene il progresso. E
quando parliamo di progresso, non si può dire “l’individuo o
la società”: il progresso è solo totale.

Nella Meditazione
Trascendentale
, che dal 1958 Maharishi Mahesh Yogi va
diffondendo in tutto il mondo, questa legge è stata
ampiamente studiata e applicata – con il nome di Effetto Maharishi
– dimostrando che quando un certo numero di persone si riunisce a
meditare insieme, i miglioramenti fisiologici che il singolo
può provare (per parlare ovviamente solo di quelli) si
riverberano intorno fino a coinvolgere l’intera società.

Se invece una sola una persona fa questo, il risultato non sarebbe
lo stesso: esiste infatti una soglia critica oltre la quale
l’effetto diventa un effetto di campo. Se a meditare è, ad
esempio, lo 0,9% della popolazione di un certo paese, si genera
un’onda relativamente contenuta; nel momento in cui si supera l’1%,
all’improvviso l’intero sistema comincia a esprimere le stesse
qualità di ordine e di armonia. Dove c’è meno
stress,
anche il criminale tende a compiere meno crimini, ci sono meno
incidenti perché le persone sono più lucide, si fa
meno uso di droghe, alcol, eccetera. Si litiga di
meno
e ci si accontenta di più.

Il bisogno di compiere un passo ulteriore oltre la nostra
realizzazione è un’esigenza che prima o poi compare,
naturale e necessaria, a chi segue un vero cammino
spirituale
. Operare perché la consapevolezza
individuale rimandi alla necessità di crescita della
prosperità comune è la direzione oggi non solo
opportuna ma indispensabile che la specie umana deve compiere per
salvare se stessa. Le ricerche spirituali sono state infatti
tacciate troppo spesso di individualismo e sembrano dimenticare
l’importanza del progresso di tutta la società. Si tratta,
in altre parole, di rendere veramente “olistico” l’impegno di
ognuno anche, se non soprattutto, nel campo del cammino
spirituale.

Loredana Filippi

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