Polli e BSE, un approfondimento

Ingenti quantità di proteine animali vengono iniettate nella carne di pollo. Che relazione con la sindrome BSE?

“Proteine”: una sorta di marmellata di tessuti di scarto di
animali da macello, provenienti da non si sa dove, che si inietta
nella carne di pollo in un processo chiamato “tumbling”.
Così da aumentarne il peso, e i profitti.

La Food standards agency inglese ha detto che saranno condotti
nuovi test su questa adulterazione su vasta scala. Ieri è
stata battuta questa agenzia: “Milioni di volatili adulterati in
Olanda con proteine bovine. Londra, 8 lug. (Adnkronos/Adnkronos
Salute) – In Gran Bretagna torna l’incubo mucca pazza. Milioni di
polli surgelati adulterati con polveri di proteine bovine, che le
autorità ritengono a rischio Bse, sono finiti nel
menù dei cittadini britannici. A lanciare l’allarme è
il quotidiano The Guardian, che ha condotto un’inchiesta ‘ad hoc’.
Nella carne dei polli provenienti dalla Thailandia e dal Brasile
verrebbero iniettate proteine bovine, in modo da facilitare
l’assorbimento d’acqua ed aumentare, così, il peso dei
prodotti surgelati”. “Sul rischio Bse da polli congelati i
consumatori italiani possono stare tranquilli. Nel nostro paese
infatti la filiera avicola è autosufficiente grazie ad una
produzione di carni in grado di soddisfare l’intero fabbisogno
nazionale” ha prontamente dichiarato il ministro dell’Agricoltura,
Gianni Alemanno.

Qui a LifeGate abbiamo letto e riletto l’intera inchiesta di The
Guardian: possiamo chiarire le dimensioni del problema, e che
tecnica viene usata. E, soprattutto, sgombrare il campo dagli
interrogativi che le imprecise notizie diffuse ieri e oggi hanno
fatto crescere. Dunque: 1) le “proteine bovine e suine” non vengono
iniettate nei polli vivi. 2) non vengono iniettate nei “petti di
pollo” ma nelle preparazioni di carne spezzettata che diventano
“nuggets”, polpette.

Quest’industria del “tumbling” è fiorente nei Paesi Bassi.
Tonnellate e tonnellate di carne di pollo cruda e/o surgelata
vengono infilate in grandi betoniere e “lavorate” con acqua, per
fargliela assorbire e aumentarne il peso. Affinché
l’assorbimento di acqua sia maggiore, si iniettano anche additivi
“assorbenti”: “proteine idrolizzate”. Proteine estratte ad alte
temperature o per idrolisi chimica da vecchi animali o parti non
commestibili di bestie macellate. Da dove provengono queste
“parti”? Citiamo dall’inchiesta di The Guardian: “Il problema
è: una volta che hai tritato pezzi di pollo in poltiglia,
quella poltiglia può contenere ogni cosa. Cibo per animali
riciclato, carni iniettate con proteine bovine e suine, antibiotici
cancerogeni banditi – sono tutte cose trovate dalle autorità
recentemente nel pollo destinato alle preparazioni alimetari…” E
ancora “La scoperta solleva molte questioni. Che genere di proteine
bovine sono usate? Se non si dichiara la presenza di tessuti bovini
in etichetta, come si fa a rimuovere dalla catena alimentare i
materiali a rischio? C’è dunque la possibilità di BSE
nella carne di pollo”.

In Inghilterra i ministri sono sottoposti a un fuoco di fila di
critiche. L’opposizione alza il tiro: Keith Simpson, un portavoce
dell’opposizione, ha sollevato critiche verso il Department of
Health, il Department of Environment, Food and Rural Affairs,
chiedendo misure urgenti per impedire che il pollo contenente
proteine bovine possa entrare in Inghilterra. Simpson ha dichiarato
al Guardian: “l’inchiesta ha scoperchiato una pentola di marciume”.
E ha aggiunto: “È un problema serissimo e il governo deve
riferire alla Camera”. La Food standards agency è stata
accusata di risposte evasive: aveva dichiarato che “l’Agenzia non
poteva essere in grado di bloccare gli import: non è
illegale aggiungere proteine bovine e suine al pollo, se viene
dichiarato in etichetta”.

Il deputy chief executive, Andrew Reilly, ha detto che il fatto che
l’origine del materiale bovino è sconosciuta è fonte
di seria preoccupazione. Sue Davies, policy adviser della
Consumers’ Association, ha richiamato in causa la Food standards
agency per chiudere la lacune nella legge. Aggiungendo: “L’uso di
proteine di bovino e di suino nel pollo è scioccante”. Tim
Lobstein, direttore della Food Commission, indipendente, ha
commentato: “Ancora un altro scandalo che immette prodotti
potenzialmente pericolosi nella filiera del cibo”.

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