I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
Profumato, ma intossicato
Per gli appassionati di profumi sarà un problema. Una campagna di Greenpeace rivela che in 36 profumi testati sono state trovate sostanze altamente tossiche.
La scoperta l’ha fatta Greenpeace testando
36 profumi di note marche sulla presenza
di
ftalati e di muschio sintetico, ambedue sostanze che
si accumulano nell’organismo e che sono altamente tossiche. La
presenza di questi composti, in misura più o meno
concentrata, in quasi tutti i profumi testati, non viene segnata
sulle etichette e i consumatori ne sono esposti senza saperlo,
inoltre così non hanno nemmeno la possibilità di
evitarli. I muschi sintetici sostituiscono quelli naturali e i
ftalati vengono utilizzati nei cosmetici come solventi e come
denaturanti dell’alcool.
Attualmente è in discussione a livello europeo un
nuovo
regolamento sulla chimica (noto come
REACH=Registration, Evaluation, Authorisation of CHemicals) dove
vengono fissati dei parametri che indicano quali sostanze vietare o
limitare. Ad oggi è pronta una bozza del regolamento, che
però secondo Greenpeace non è sufficiente per
proteggere l’uomo e l’ambiente dall’inquinamento chimico.
L’associazione ambientalista ritiene necessario introdurre
l’obbligo di sostituire i composti pericolosi quando esistono
alternative più sicure.
I profumi sono solo uno dei tanti prodotti di
uso quotidiano che lasciano residui nocivi, molti
altri, come tessuti, giocattoli
o vernici,
hanno lo stesso problemo. Più numerosi sono i prodotti con
componenti chimici tossici, più si amplifica l’effetto
negativo sulla salute. Per questo è importantissimo che il
nuovo regolamento venga realizzato in favore alla salute
dell’ambiente, delle persone e degli animali, senza farsi
condizionare dall’ostruzionismo da parte della ricca e potente
industria chimica.
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