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In Italia ancora alcune regioni ostacolano l’utilizzo di energia eolica. ANEV e Greenpeace hanno condotto un’indagine per verificare il consenso alla costruzione di impianti eolici.
In alcune regioni l’eolico stenta a decollare per un
incomprensibile ostracismo promosso da alcuni governi locali, primo
tra tutti quello della Sardegna,
la regione più ventosa d’Italia. Eppure,
l’indagine ben sottolinea il favore accordato all’eolico: su una
scala da 1 a 5, questa fonte rinnovabile arriva seconda
classificata con 4,1 punti, a un’incollatura dal
solare fotovoltaico che ottiene 4,5; in Sardegna,
l’eolico supera addirittura la media nazionale, toccando i 4,3
punti.
L?indagine, promossa dall’Anev, Associazione Nazionale Energia
del Vento, e Greenpeace, ha voluto verificare il consenso alla
costruzione di impianti eolici. Sono state
intervistate 800 persone, di cui 300 in Sardegna, è a cura
della Customer Asset Improvement, già di Databank e oggi del
gruppo Cerved.
L’approfondimento che l’indagine ha realizzato sulla Sardegna
segue diverse campagne di promozione
dell’energia eolica e le polemiche col governo
regionale sul blocco dell’eolico. Ebbene, proprio tra gli isolani
si riscontra una maggiore consapevolezza ed attenzione!
Tra le diverse affermazioni proposte nell’indagine, il livello
più alto di condivisione, 3,8 punti su 5, è stato
raggiunto dalla dichiarazione “Fatte salve alcune zone di rilevante
interesse paesaggistico e turistico, in Sardegna si dovrebbe
cercare di sviluppare il più possibile l’energia eolica”, al
contrario la frase più favorevole alla posizione del Governo
ha avuto un voto più basso, 2,7 punti su 5. Quasi il 60% dei
sardi considera l’eolico una opportunità positiva di
sviluppo del territorio e anche tra i meno convinti, il 30% non si
oppone al suo sviluppo. Per quanto riguarda il limite posto dalla
Regione Sardegna allo sviluppo dell’eolico, solo il 19% ritiene che
questo non vada superato, mentre oltre il 75% vorrebbe fosse
aumentato, con un picco del 36% che addirittura dichiara di voler
uno sviluppo senza limiti.
“I risultati dell’indagine confermano che nel nostro Paese,
c’è grande consenso sull’energia eolica, che rappresenta la
fonte rinnovabile oggi con le
maggiori prospettive nel breve e medio periodo“, ha
affermato Simone Togni, Segretario Generale dell?ANEV.
“Gli ostacoli allo sviluppo dell’eolico vanno rimossi – ha
rimarcato Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace
– e questa fonte deve esser messa al centro delle politiche
energetiche anche in Sardegna dove al contrario si punta al
carbone, che è contro il clima globale”.
Durante la conferenza stampa sono stati presentati due video pro
eolico prodotti da Greenpeace, “Paleoliche” e “Non c’è vento
da perdere”, entrambi per la regia di Francesco Cabras, e le
iniziative previste dall’ANEV per l’European Wind Day. Un
Protocollo d’intesa è stato firmato tra le due associazioni
che promuoveranno iniziative a favore dello sviluppo
dell’eolico.
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