Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
Questionario sull’ambiente ai candidati alle europee
Greenpeace rende noto oggi l’esito del questionario relativo all’ambiente inviato a tutti i candidati alle elezioni europee. Ecco promossi (pochi) e bocciati.
A rispondere al questionario (13 domande che chiedono impegni
concreti per l’ambiente su quattro fronti: chimica,
biodiversità, clima e ogm) candidati di entrambi gli
schieramenti e di ogni gruppo politico, che in alcuni casi hanno
anche allegato il proprio programma in materia ambientale.
Al questionario di Greenpeace non ha risposto nessun candidato
di Alleanza Nazionale, mentre ha risposto l’1% della Lega Nord e il
2% di Forza Italia, il 4% dei Comunisti Italiani e il 6% di
Rifondazione Comunista, il 7% di Libertà di Azione, il 9%
della lista Uniti per l’Ulivo, il 10% dell’Udeur, il 18% della
lista Di Pietro-Occhetto e il 24% dei Verdi.
A ciascun candidato è stato chiesto di rispondere con un
sì o un no a quesiti precisi, proposti sulla base di
specifiche questioni ambientali all’ordine del giorno in Europa:
una pagella ambientale ai deputati uscenti era già stata
assegnata da Greenpeace e altre associazioni (pubblicata su
www.eu-votewatch.org) prendendo in considerazione le
espressioni di voto degli europarlamentari uscenti su 10 decisioni
in tema ambientale ritenute cruciali.
Leggi come hanno risposto i candidati al Parlamento europeo al
questionario: Elezioni europee
I candidati europarlamentari che volessero far pervenire le loro
risposte al questionario possono ancora farlo su: questionario; fino a venerdì il sito
dell’associazione sarà aggiornato con le risposte
pervenute.
Fonte: Ufficio Stampa Greenpeace
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Prima di essere declassato a tempesta tropicale, l’uragano Idalia ha causato inondazioni anche lungo le coste atlantiche, colpendo con venti oltre i 150 chilometri orari.
Da quando Elon Musk ha acquisito la piattaforma il numero di esperti di clima che la utilizzavano per arricchire il dibattito scientifico è crollato.
Una giudice del Montana ha dato ragione ai 16 ragazzi tra i 5 e i 22 che avevano fatto causa allo stato per il sostegno dato ai combustibili fossili.
Un team di metereologi e divulgatori italiani ha affrontato una spedizione in Groenlandia per toccare con mano gli effetti dei cambiamenti climatici in una delle regioni cruciali per il futuro del nostro Pianeta.
Nel giorno del suo diploma Greta Thunberg ha partecipato al suo ultimo sciopero scolastico per il clima, là dove sono nati i Fridays for future.
Secondo il primo studio a indagare le cause del crollo della Marmolada, costato la vita 11 persone, l’evento è dovuto in gran parte alle alte temperature.
Il traffico aereo è responsabile del 2,4% delle emissioni di CO2, il che rende urgente l’avvio di azioni concrete da parte del settore per limitare l’impatto dei voli. L’esempio virtuoso di Air Dolomiti.
Viviamo in un mondo caratterizzato da molte crisi: sanitaria, economica e climatica. Da qui, nasce l’idea di creare una Costituzione della Terra.