
I Goldman Environmental Prize sono un riconoscimento per quei cittadini che hanno compiuto azioni straordinarie per proteggere il nostro pianeta.
Aree umide ormai aride. Zone riparie distrutte dalle ruspe. Foci di fiumi trasformati in campi da golf. Ecco come viene erosa pezzo dopo pezzo la Rete Natura 2000 in Italia, sistema invece creato per preservare la biodiversità.
Wwf Italia e
Lipu hanno
chiesto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia alla
direzione generale Ambiente della Commissione europea per
“garantire il pieno rispetto della direttiva comunitaria Habitat,
tutelando adeguatamente la Rete Natura 2000
italiana in progressivo degrado e rilanciando il
monitoraggio dei siti di importanza comunitaria e delle zone di
protezione di speciale”.
Una richiesta nata dopo la redazione di un dossier
realizzato congiuntamente dalle due associazioni, le uniche
rimaste a sorvegliare e spesso a mettere i bastoni tra le ruote
alla realizzazione di progetti che spesso non rispettano le
direttive europee.
“Sono anni che chiediamo di applicare le direttive comunitarie con
adeguate valutazioni di incidenza – spiega Anna Giordano,
responsabile policy Rete Natura 2000 del Wwf – ma le
nostre richieste vengono disattese. E ciò accade sia per
carenze normative, sia per la scarsa preparazione dei
funzionari”.
Spesso infatti le valutazioni di incidenza – le valutazioni che i
governi regionali, in base alle norme Ue, dovrebbero garantire per
valutare l’impatto degli interventi – sono infatti del tutto
assenti, carenti o errate. La responsabile infatti riporta casi di
dati e motivazioni spesso “esilaranti”.
“I funzionari spesso si trovano a valutare migliaia di pagine per
ogni progetto presentato – racconta Anna Giordano – non riuscendo
materialmente a valutarle tutte con l’attenzione necessaria”.
Nel dossier vengono così mostrate le immagini dei danni subiti
da 37 siti della Rete
Natura 2000 italiana, danni che distruggono gli habitat di
specie di uccelli sull’orlo dell’estinzione come il capovaccaio, il
pollo sultano, la moretta tabaccata e il grillaio, queste ultime
minacciate a livello globale.
Anche per altri vertebrati in pericolo come la testuggine palustre
(Emys orbicularis) o l’ululone appenninico (Bombina
pachypus) tra rettili e anfibi, piuttosto che particolari
specie di pipistrelli come il rinolofo minore (Rhinoluphus
hipposideros) o il barbastrello (Barbastrella
barbastrellus) per cui le aree di Rete Natura 2000 sono
determinati per la loro tutela.
“Si sta erodendo pezzo dopo pezzo la Rete Natura 2000”, denuncia
Anna Giordano. Di questo passo verranno persi decine di habitat
preziosissimi per la conservazione della biodiversità,
preziosissimi anche per la nostra di sopravvivenza.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I Goldman Environmental Prize sono un riconoscimento per quei cittadini che hanno compiuto azioni straordinarie per proteggere il nostro pianeta.
Si chiama Caroline Dennett e ha annunciato di aver interrotto il suo rapporto di lavoro con Shell perché la compagnia ignora i rischi ambientali.
9 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico e ambientale. Fra le dieci nazioni più colpite c’è anche un paese europeo.
Torna l’Osservatorio Torino sostenibile, la ricerca condotta da LifeGate per “misurare” la sostenibilità del capoluogo piemontese.
Baghdad e altre città dell’Iraq sono avvolte in un alone arancione per le tempeste di sabbia, fenomeni sempre più estesi a causa dei cambiamenti climatici.
La natura è una vittima silenziosa della guerra. A più di due mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina l’ambiente conta le sue ferite.
Siamo a maggio 2022 e fa già troppo caldo. L’ondata di calore arriva dal nord Africa e non risparmia nemmeno il nord dell’Europa. Record in Spagna.
L’anno scorso sono state rimosse oltre 200 dighe in Europa per ripristinare le rotte migratorie dei pesci, tutelando biodiversità e resilienza climatica.
Le fonti di energia alternativa abbinano a una tecnologia affidabile, dei ridotti costi di gestione e manutenzione, oltre a non emettere emissioni di CO2.