Ricaricarsi… respirando

Sedetevi in modo comodo, senza appoggiarvi alla spalliera e osservate il vostro respiro per qualche istante cercando di percepire l’aria che entra dal naso e scende attraverso la gola nei polmoni.

Osservate cosa avviene nel vostro corpo quando respirate. Cosa
succede al torace, all’addome, alla colonna? Sentite se
l’abbigliamento v’impedisce di respirare pienamente, e se potete
mettetevi comodi sedendovi indietro sulla vostra sedia.

Senza scarpe, appoggiate i piedi al suolo separandoli alla
larghezza del bacino: lasciate che le gambe siano parallele e le
ginocchia perpendicolari ai talloni.

Appoggiate la mano destra sull’ombelico. Inspirando portate l’aria
nella pancia in modo da respingere la mano, e lasciate che rientri
mentre espirate. Sentite cosa succede al bacino durante le due
fasi: rimane fermo o tende a seguire i movimenti dell’addome?

Con la mano sinistra sul petto seguite i movimenti del torace
sentendola salire durante l’inspirazione e scendere mentre
espirate: cosa succede al tratto dorsale mentre inspirate? Preme
contro lo schienale?

Sedetevi sul bordo anteriore della sedia, sistemate i piedi.
Mettete una mano sull’ombelico e una sul petto. Inalate una piccola
quantità d’aria riempiendo la pancia e, trattenendo il
respiro, spostatela nel petto e poi di nuovo nella pancia. Come se
un palloncino gonfio fosse spostato dalla pancia al petto, un po’
di volte. Poi riposate e respirate.

Ripetete l’altalena stando in apnea: cosa succede alla colonna?
Segue i movimenti del respiro? Notate come lo sterno si muove in
avanti e verso l’alto. In questo modo avete percepito il
funzionamento del muscolo diaframma, pilastro centrale della
respirazione.

Mettete ora le mani ai lati del torace, all’altezza delle coste
fluttuanti e osservate quello che avviene: sentite che inspirando
le coste inferiori si espandono, mentre rientrano durante
l’espirazione. Inspirate e trattenete il respiro per un po’, poi
iniziate lentamente ad espiare. Fate seguire una pausa prima di
riprendere a inspirare riempiendo la cavità toracica e
addominale: ripetete per qualche volta notando che la sospensione
tra le diverse fasi diventa più comoda.

Possiamo respirare con tutto il corpo anziché limitarci a
usare una piccola percentuale della nostra capacità
polmonare, semplicemente diventando consapevoli dello spazio dentro
di noi.

Maria Luisa Tettamanzi

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