
Il sindaco di New York Bill de Blasio quadruplica la potenza fotovoltaica installata. I nuovi impianti installati solo nel 2016 sono ottomila.
Due importanti ricerche attestano, da un lato l’interesse del mercato dell’energia verso le fonti rinnovabili, dall’altro l’aumento del fabbisogno energetico del nostro paese.
L’industria dell’energia elettrica ha investito in modo consistente
nelle fonti di energia rinnovabile. Questo il dato emerso dal
rapporto 2010 di
Euroelectric, la lobby europea dell’industria
elettrica: in particolare dal 1980 al 2008 la capacità delle
fonti rinnovabili è aumentata di circa 60 volte.
L’anno scorso la sola energia eolica è aumentata più
di tutte le energie convenzionali combinate, basti pensare che, a
livello europeo, sono stati installati circa 10,7 GW di nuova
capacità eolica contro i 10 prodotti in modo
convenzionale.
Le fonti a tasso zero di emissioni hanno quindi rappresentato il
50% della generazione totale di energia nel corso del 2008, una
percentuale che ci si aspetta possa arrivare nei prossimi 20 anni
al 60%.
In particolare, per quanto riguarda il fabbisogno energetico del
nostro paese l’anno che si è appena concluso ha registrato
un incremento dell’1,8%, con un fabbisogno di 326,2 miliardi di
kilowattora.
Secondo la ricerca condotta da Terna infatti, gli incrementi
maggiori sono stati registrati in Lombardia (+3,0%), nell’area
nordovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) con un +3,4% e nel
Mezzogiorno (isole escluse) che ha fatto segnare la crescita
più consistente con un +4,2%. Più contenuto invece
l’incremento della domanda elettrica del Triveneto (+1,4%) e della
Sicilia (+1,0%); quasi stazionario il fabbisogno di
elettricità nella zona Emilia Romagna-Toscana (+0,2%) e
nell’area centrale (Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria, Molise) che ha
registrato un -0,1%.
Nel 2010 la domanda di energia elettrica è stata dunque
soddisfatta per il 86,5% con produzione nazionale (di cui
66,8%
termoelettrica, 15,1% idroelettrica e 4,6% geotermoelettrico,
eolico e fotovoltaico) e per la quota restante (13,5%) dal saldo
dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione
nazionale netta (286,5 miliardi di kWh) è in crescita del
1,9% rispetto al 2009; in aumento le fonti di produzione
termoelettrica (+2,8%), geotermoelettrica (+0,3%), eolica
(+29,1%) e fotovoltaica (+136,3%),l mentre in calo risulta la
fonte idroelettrica (-6,6%).
L’Italia non deve perdere questo treno: ne va sia dell’ambiente che
del nostro futuro.
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