SANA 2002. Nuovi, sorprendenti risultati sulla qualità di frumento e frutta bio da una ricerca dell’inran

In occasione del SANA 2002, l’INRAN presenta una ricerca avviata tre anni fa sulla qualità del frumento e della frutta Bio.

L’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione,
grazie alla ricerca avviata tre anni fa con i fondi del Ministero
dell’agricoltura, oggi dà le prime risposte alla domanda: “i
prodotti bio possono offrire qualcosa in più, oltre
all’assenza di pesticidi, rispetto a quelli tradizionali?”.

Il 13 settembre, nell’ambito della fiera SANA 2002 di Bologna, il
professor Giovanni B. Quaglia ha presentato la summa dei risultati
del più grande studio scientifico italiano sul campo volto a
determinare la qualità degli alimenti biologici.

Frumento

  • Il frumento biologico ha un contenuto proteico più basso
    rispetto al convenzionale (dal 9 all’11%), e la differenza forse
    è dovuta al tipo di fertilizzazione azotata. È
    però importante notare che ciò non comporta
    diversità tecnologiche: la farina può essere usata
    per impasti e cotture senza differenza alcuna nella resa.
  • Differenze significative in acido ferulico, un antiossidante
    idrofilo, contenuto in quantità maggiori nei campioni bio.
    Questo è un tratto ricorrente, nella ricerca: in generale,
    gli antiossidanti naturali (acido ferulico, tocoferolo o altre
    molecole benefiche) sono sempre in quantità maggiori nei
    prodotti bio.
  • Non esiste una sostanziale differenza in contaminazione fungina
    dopo la raccolta. Quest’anno per la prima volta è stata
    studiata la contaminazione di micotossine e metalli pesanti a pieno
    campo. Non ci sono maggiori contaminazioni. Piombo e cadmio,
    metalli pesanti contaminanti, erano presenti in ambo le colture a
    livelli molto inferiori ai limiti fissati dall’UE l’anno
    scorso.
    -Micotossine non rilevabili, al di sotto della sensibilità
    del metodo analitico, per le piante biologiche, e, per la
    vomitossina (DON), valori molto al di sotto dei limiti.
    Frutta
  • Per i frutteti biologici: rese modeste (-10% rispetto al
    convenzionale).
  • Maggior capacità antiossidante nelle pesche, pere e
    arance bio.
  • Arance: si è scoperta più sinefrina in quelle
    convenzionali. Quindi questa sostanza si potrebbe utilizzare come
    sostanza marker! Nei controlli, si potrà verificare che un
    raccolto è biologico o no analizzandone la composizione
    analitica.
  • Maggiori elementi minerali benefici (fosforo, potassio e zinco)
    nelle susine biologiche
  • Non si riscontrano differenze significative nella presenza di
    micotossine, nella fatispecie di patulina (micotossina della
    frutta). Questo è un nuovo, importantissimo dato dell’ISS. A
    ciò si può aggiungere che l’anno scorso, sempre nella
    cornice del SANA, furono presentati dall’ISS dei risultati di una
    ricerca in cui, simulando una cattiva conservazione domestica di
    frutta, la patulina era in maggior concentrazione nella frutta
    convenzionale rispetto a quella biologica!
    Considerazioni finali
    Per il frumento, si può migliorare la resa perfezionando
    l’agrotecnica sia con genotipi più idonei alle coltivazioni
    bio; la varietà di frumento o la tecnica agronomica (bio o
    non bio) non determinano un maggior suscettibilità
    all’attacco fungino.
    Per la frutta, la scarsità della resa può essere
    limitata con la copertura di trifoglio sotterraneo; ed è
    interessante confermare la possibilità di individuare
    sostanze marker che rendano i controlli sul bio ancora più
    sicuri.

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