Il santuario delle balene nell’Atlantico del Sud? Non si farà

Sebbene i paesi dell’America Latina, direttamente interessati all’area marina protetta, fossero tutti favorevoli, il meeting annuale dell’International whaling commission (IWC)in corso a Panama ha respinto la loro proposta di istituire un santuario delle balene nell’Oceano Atlantico meridionale.

L’area avrebbe coperto quasi l’intero Oceano Atlantico a sud
dell’equatore, dalla costa occidentale dell’Africa fino alla costa
orientale del Sud America e avrebbe dovuto proteggere le 52 specie
di cetacei che vivono qui. Per l’approvazione della proposta
servivano i 3/4 dei voti favorevoli, che non sono stati raggiunti
(38 i favorevoli e 21 i contrari). Il santuario avrebbe dovuto
unirsi ai due già approvati dalla IWC,
nell’Oceano Indiano e nell’Oceano australe.

Marcos Pinta Gama, commissario IWC per il Brasile, si è
detto deluso dal risultato, ma soddisfatto del fatto che il voto
sia avvenuto: “Crediamo che il santuario sia un’iniziativa
importante per assicurare la protezione delle balene in tutto
l’Atlantico del Sud, per promuovere una ricerca per la salvaguardia
delle balene. Il whale watching e l’ecoturismo stanno diventando
industrie importanti per le comunità costiere: in molti paesi
tra cui il Brasile, queste attività sono in espansione e
apportano risorse finanziarie alle comunità locali. Il
santuario potrebbe rafforzare molto questo tipo di attività
nella regione”.

Decisamente agli antipodi le dichiarazioni dei giapponesi e dei
loro alleati, favorevoli alla caccia alle balene, secondo cui
Argentina, Uruguay e Brasile possono fare quel che vogliono nelle
loro acque costiere, dove si pratica anche il whale watching. Una
dichiarazione giapponese sottolinea che esiste già una
moratoria globale sulla caccia commerciale alle balene e aggiungere
un santuario non era necessario, sarebbe stato come “costruire un
tetto sulla cima di un tetto”.

[Ph Brian Skerry – National
Geographic, 2008]

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