Sarà il vento a spazzare via il nucleare

“L’espansione dell’energia eolica è necessaria e non procrastinabile”, afferma il rapporto dell’Agenzia per l’Energia tedesca. La Germania produce da sola il 40% dell’energia eolica del mondo.

Quando poco tempo fa un rapporto dell’Agenzia per l’Energia tedesca definì l’energia eolica “ancora troppo costosa”, dando a qualcuno l’occasione di sostenere che il nucleare è la soluzione, uno stratega della politica energetica tedesca, Juergen Trittin, corresse subito il tiro. “La parte centrale del rapporto – rivendicò alla Reuters – afferma testualmente che l’espansione dell’energia eolica è necessaria e non procrastinabile, non c’è spazio per il pessimismo”.

La barra del timone perciò venne tenuta stretta e forte verso il vento. Strada imboccata a vele spiegate anche per allontanarsi dal vecchio programma nucleare: la prima centrale atomica di Stade, vicino a Amburgo, è già stata chiusa. L’ultima sarà spenta entro il 2020; non ce ne sarà più bisogno. Il governo tedesco ha anche aumentato i già considerevoli investimenti nell’energia eolica. La Germania produce da sola un terzo circa dell’energia eolica del mondo. E da solo il vento soddisferà presto un quinto del suo fabbisogno energetico nazionale.

Il governo, quindi, mette il turbo ai già considerevoli investimenti nell’energia eolica. La Germania produce da sola il 40% dell’energia eolica del mondo. Il 10% della sua energia viene già da fonti rinnovabili e, da solo, il vento entro il 2010 coprirà in Germania un quinto del suo intero fabbisogno energetico.

Nuove e più aggiornate stime confermano un dato saliente: basta l’attuale crescita di quantità d’energia prodotta dalle fonti rinnovabili per chiudere, ogni anno, una centrale atomica. La crescita annua maggiore, secondo l’associazione di industriali Vdew, è proprio messa a segno dall’energia dal vento, seguita dall’idroelettrica (nuovi impianti mini-idro) e dalle biomasse.

La Federazione delle energie rinnovabili Tedesca calcola che il valore di quest’energia pulita per l’export s’aggira sui 6 miliardi di euro all’anno.

Tra le ventimila turbine che la Germania ha già, concentrate nelle zone a nord del paese al confine con la Danimarca, si erge anche la più grande al mondo: è della Repower, si chiama 5M – abbreviazione di 5 megaWatt – e ha un diametro di 126 metri: da sola, può dare energia a 4.500 case. Con un colpo d’ala.

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