A scuola si impara a dialogare con gli animali

Anche quest’anno si sono svolti in alcune scuole della valle d’Aosta corsi informativi sul rapporto uomo-natura-animali. E’ un’iniziativa promossa dai medici veterinari ormai in diverse regioni d’Italia.

Tre sono stati gli argomenti di quest’anno:

  • “La sicurezza sanitaria e comportamentale nel rapporto
    uomo-animali famigliari”
    , che è stato sviluppato con le
    prime classi dell’Istituto d’Arte di Aosta;
  • “Gli animali nella pubblicità” proposto alle
    seconde classi dello stesso Istituto;
  • ” Come un cane un gatto e un pesce” dedicato alle classi
    della scuola Materna di Verrayes.

Il corso sulla sicurezza ha analizzato le diverse dinamiche che si
vengono a creare tra l’animale e l’essere umano. Quindi sono stati
illustrati i meccanismi psicologici che sovrintendono al
comportamento animale,evidenziando quelle che sono le sue esigenze
etologiche di base. Si è insistito sulla necessità di
conoscere queste esigenze per evitare che sorgano quelle
incomprensioni tra partner umano e partner animale che,di solito,
sono all’origine di comportamenti indesiderati tali da mettere in
serio rischio questa convivenza.
Particolare attenzione è stata dedicata all’argomento
costruzione e mantenimento dei giusti ruoli e posizioni gerarchiche
nell’ambito del gruppo famiglia-animale. Una gerarchia costruita
con l’educazione gentile che ha nella “fiducia” reciproca il suo
punto di riferimento, non basata quindi sulla forza fisica e sulle
punizioni corporali. Il cane ha comunque bisogno del suo padrone se
vuole sopravvivere in un ambiente per lui pur sempre “non a sua
misura”, quale è quello famigliare e urbano.Affinché
questo cane ascolti e dia attenzione al suo padrone, alla fine di
ogni sequenza comportamentale svolta, deve risultare una situazione
piacevole per entrambi, pena il senso di frustrazione e la
ribellione a continuare.

Gli animali e la pubblicità è stato invece una nuova
proposta di didattica zooantropologica.
Gli obiettivi erano quelli di analizzare le varie forme di
pubblicità che si servono delle figure animali, con
l’intento di migliorarne l’impatto sul pubblico, senza rischiare
una ricaduta negativa per l’animale stesso. I temi trattati hanno
toccato vari argomenti che vanno dalla storia della
pubblicità allo studio dei cosiddetti “persuasori occulti”,
passando attraverso gli investimenti psico-emotivi impliciti nel
rapporto uomo-animale e le esigenze di benessere degli animali
famigliari. I ragazzi, in base alle riflessioni proposte hanno
sviluppato alcuni bozzetti e slogan per realizzare una campagna
contro l’abbandono degli animali famigliari.

Il progetto didattico “come un cane, un gatto, un pesce” ha offerto
ai bambini delle scuole materne la possibilità di
avvicinarsi al mondo animale per imparare a conoscerne e
rispettarne le esigenze etologiche e fisiologiche di base. I
bambini sono stati invitati ad osservare dal vivo, in classe e
all’aperto, il cane e il gatto, in quanto sono gli animali
famigliari più diffusi. Hanno in seguito riprodotto
graficamente queste figure e quindi sono stati invitati, con giochi
vari, ad interpretare loro stessi i ruoli di questi e di altri
animali a piacimento.

Dalle schede di valutazione fatte compilare agli allievi in modo
anonimo alla fine di ogni corso è emerso che più
dell’80% si sono detti disponibili a ripetere e ad approfondire
quest’esperienza negli anni successivi.

Claudio Ottavio
Medico veterinario

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