Se la cura è per tradizione donna

Migliorare la pratica medica e assistenziale attraverso un diverso ruolo e consapevolezza delle donne nelle professioni della salute

Secondo l’antico mito latino riportato dallo storiografo Igino (II
SEC. D.C.), la dea Cura ha la responsabilità dell’essere
umano, a cui dà forma, per tutta la durata della vita. Oltre
a Cura, anche le dee Igea e Panacea, invocate all’inizio del
Giuramento di Ipocrate, sembrano avere un ruolo rilevante per la
salute.

Tuttavia l’evoluzione storica ha portato la medicina a essere
un’attività professionale gestita da uomini. Alle donne, in
qualità di infermiere, è stato attribuito un ruolo
subordinato e complementare.
Gli sviluppi più recenti della sociologia delle professioni
hanno scompaginato questo quadro. Sempre più donne hanno
intrapreso la carriera medica; inversamente, molti uomini hanno
trovato nel “nursing” una realizzazione professionale e
personale.

I rimescolamenti di genere sono causa di tensioni, che meritano una
considerazione più attenta di quella che è stata loro
dedicata (a ominciare dai fenomeni di “mobbing” sul posto di
lavoro…). Ma sono anche una opportunità di cambiamento
profondo nell’erogazione delle cure; possono perfino portare a un
ripensamento creativo della medicina stessa.

L’incontro per operatori sanitari, che a cadenza annuale ha luogo
ad Assisi per l’iniziativa dell’Istituto Giano e di Cittadella
Incontri, vuol espolare gli ambiti di miglioramento della pratica
medica e assistenziale che favoriscono lo scambio di esperienze e
l’ampliamento di orizzoni attraverso l’ascolto delle
diversità professionali e personali. Sono invitati medici,
infermieri, fisioterapisti, psicologi, educatori, cappellani d
iospedali,manager sanitari, persone impegnate nel volontariato.
Sono stati richiesti crediti formativi nell’ambito dell’Educazione
Continua in Medicina.

ISTITUTO GIANO
Via Buonarroti 7- 00189 Roma
[email protected]
www.istitutogiano.it

 

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