Due designer di fama mondiale, Marcel Wanders e Ross Lovegrove, a confronto sul rapporto tra plastica e design. A stimolare il dibattito è stata una mostra alla scorsa Milano Design Week in cui 29 designer sono stati invitati a ripensare il loro approccio a questo materiale (ormai) demonizzato.
Sessant’anni di storia BTicino
Sessant’anni di storia BTicino. Dal 16 al 21 aprile alla Triennale di Milano, Viale Alemagna 6
La storia del design per BTicino nasce nel 1948, con il lancio
sul mercato della prima serie di interruttori, Ticino.
Da allora, nell’arco di 60 anni, l’azienda è passata dalla
produzione di semplici interruttori a sofisticate apparecchiature
per la domotica, per consentire una sempre migliore gestione della
casa.
La mostra alla Triennale, dal titolo “Percorsi di design.
Sessant’anni di storia BTicino” verte proprio su questo
cambiamento, su questa “rivoluzione silenziosa” che BTicino
è stata in grado di compiere, di pari passo con tutti gli
altri e più vistosi elementi del design italiano.
Le serie storiche da “Ticino a “Magic”, e le ultime nate, da
“Light Tech” a “Axolute” e “Axolute Black”, che integrano design e
esigenze di comfort, tecnologia e qualità della vita, sono
presentate in un contesto suggestivo.
Diversi elementi come abiti, mobili, tessuti, tappezzerie (curati
da Chiara Colombi e Studio Ravaioli Silenzi) accompagnano i
prodotti BTicino attraverso i vari momenti storici, ciascuno
introdotto da brani musicali dell’epoca (grazie a Paolo
Bocchi).
Attenzione alle persone e qualità della vita, dunque.
BTicino lo testimonia anche con la scelta di compensare le
emissioni di CO2 della mostra con la creazione di metri quadrati di
nuova foresta, grazie a Impatto Zero.
Chiara Boracchi
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