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A cinque mesi dalle elezioni in Iran, le manifestazioni continuano e gli studenti vengono arrestati. Ne abbiamo parlato con il premio Nobel Shirin Ebadi.
In esclusiva per LifeGate, ne abbiamo parlato con Shirin Ebadi,
attivista iraniana per la difesa dei diritti umani e premio Nobel
per la Pace.
Professoressa Ebadi, lei ha votato la propria vita alla
lotta per i diritti umani, in particolare per quelli delle donne.
Qual è la situazione oggi?
I diritti umani vengono violati di continuo in Iran, specialmente
dopo le ultime elezioni. Molti dei nostri studenti adesso si
trovano in carcere. Solo stamattina ho avuto notizia di 15 studenti
arrestati.
Le manifestazioni continuano, anche a quattro mesi dalle
elezioni?
Il popolo iraniano non è contento del
risultato di queste elezioni. Due giorni fa quando hanno riaperto
le università, ci sono state altre manifestazioni. E un
cospicuo numero di studenti sono stati arrestati.
Secondo lei, oggi, è in atto un cambiamento?
Qualcosa sta cambiando?
Io so che la gente ottiene
quello che vuole e la otterrà. Non so quando. Per questo
tipo di situazione sociale, non è possibile dare una data.
Le forze in gioco sono molte.
Sottolineando l’ultimo aspetto, da dove può
partire il cambiamento auspicato?
Tutto quello che
cambia, ogni cambiamento, deve partire dalla gente.
Qual è, secondo lei, la strada per
ottenerlo?
Una sola, la democrazia. E democrazia
significa che la maggioranza governa. Però anche la
maggioranza che ottiene il successo perché è stata
votata, non può fare ciò che vuole. Deve rispettare i
limiti della democrazia. Non dobbiamo dimenticare che molti
dittatori sono arrivati al potere in modo democratico, come Hitler
ad esempio.
Come si fa ad attuare la
democrazia?
È il rispetto dei diritti umani la
pietra fondamentale per la democrazia. I governi non diventano
legittimi soltanto perché votati dalla maggioranza. Devono
rispettare i limiti imposti dalla democrazia.
Qual è, secondo lei, una condizione per avere la
pace?
La prima condizione per la pace è proprio
la democrazia.
Rudi Bressa
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