Spadare si o spadare no

Alemanno: Italia in prima linea nella difesa delle balene… Ma il suo sottosegretario forse non la pensa cos

“L’Italia, come ogni anno, sarà in prima linea per
riaffermare la sua politica di protezione dei cetacei”. Questo ha
affermato ieri il Ministro delle Politiche agricole e forestali,
Gianni Alemanno, ad Ulsan, in Corea del Sud, dove si tiene fino al
24 giugno la Riunione plenaria annuale della Commissione Baleniera
Internazionale (IWC).

Il ministro appoggia, sono parole sue, “valide alternative
economicamente più vantaggiose alla caccia della balena: la
creazione di santuari e l’incentivazione delle attività di
whale-watching”.

“Coerente con questa linea – ha concluso il ministro – è
il nostro impegno per contrastare l’uso di attrezzi da pesca non
consentiti e dannosi per le popolazioni di cetacei in
Mediterraneo”.

Ma mentre il ministro Alemanno al vertice dell’IWC si pronuncia
così, il suo sottosegretario, Paolo Scarpa Bonazza Buora,
avrebbe dichiarato che… “le spadare non sono pericolose!”.

Facciamo chiarezza. Le spadare sono le barche e le reti
utilizzate per la pesca del pesce spada. Galleggiano e sono alte
anche più di 15 m. Calate in mare, lunghe anche 2 o 3
chilometri, catturavano tutto quello che si muoveva, delfini,
cetacei, animali protetti…

Perciò oggi le spadare sono vietate dal regolamento
europeo.

Dal 1 gennaio 2002 c’è stata la dismissione, e sono stati
dati fino a 260.000 euro ciascuno per armatore, per riconvertirle.
Ma pare che si continuino a usare – non solo le spadare (illegali),
ma anche le altre reti, le ferrettare, in modo illegale.

E ci sono stati 20 sequestri di spadare nell’ultimo mese, la
settimana scorsa nelle Isole Boltine…

Ora, in nessun decreto il sottosegretario ha mai autorizzato
l’uso delle spadare. La questione è che ridefinendo le
caratteristiche delle reti, ha nella realtà lasciato
intendere ai pescatori che si potessero usare altri attrezzi
illegali rispetto ai regolamenti dell’UE.

[firma]

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