
Secondo Gkf Eurisko “Expo è un esempio da seguire”. Non una ma due certificazioni, record mondiale di raccolta differenziata, linee guida per la progettazione sostenibile dei padiglioni e attività ecoculturali in atto ovunque.
Uno studio lancia l’allarme. 7000 scatti fotografici diventano una mostra, per documentare la minaccia per le aree verdi intorno alla città di Milano.
Realizzata dal Politecnico di Milano e promossa da
Fondazione Cariplo, la
poderosa ricerca scatta la fotografia di quello che rimane
ai margini di Milano: dei 31.500 ettari di territorio
studiati, il 60% risulta essere urbanizzato.
Territorio questo sotratto a boschi, terreni agricoli, aree
verdi.
Settemila scatti, due anni di ricerche,
300 km a piedi e in bicicletta che hanno ritratto
campi, boschi, ex aree industriali, margini urbani che rischiano di
scomparire. In otto anni, secondo la ricerca, si sono persi
più di
1000 ettari di spazi aperti, quasi 15 ettari
al giorno in tutta la Lombardia, che potrebbero aver liberato
nell’atmosfera 316.800 tonnellate di CO2.
Un vero e proprio viaggio tra le aree dove sorgerà
EXPO 2015, aree a detta di molti residuali,
marginali, quasi a sottolineare il loro futuro prossimo. Ma queste
aree, denuncia sempre lo studio, sono fondamentali per l’equilibrio
ecologico della cintura urbana, aree dove la CO2 viene
immagazzinata, raccolta, aree che regolano il ciclo
dell’acqua, che producono cibo.
“Bisogna rigenerare interesse collettivo per gli spazi aperti e
ridestare le politiche sociali”, spiega Paolo Pileri, responsabile
della ricerca. “Non c’è area migliore sulla quale sono puntati
milioni di occhi – sottolinea – come quella di EXPO. Il suolo come
gli spazi aperti sono un bene comune per la società”.
Gli “spazi aperti” quindi come beni comuni, da tutelare e
valorizzare. “Non toccate queste campagne: sono tutto ciò che
ci resta” recita una frase tratta dalla mostra, come a ribadire che
questi sono spazi abitati da tante persone, che
lì vivono tutti i giorni. Un mosaico di colori, di forme,
frammenti di un territorio altrimenti destinato a
scomparire.
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