
Ha dato il via ai concerti ad alta quota ben 28 anni fa distinguendosi sin dall’inizio per il rispetto delle terre alte. Sancito anche da un manifesto.
E’ bene avere le idee chiare, visto che i cibi biotech potrebbero entrare nei nostri piatti. Abbiamo deciso di intervistare una serie di esperti che hanno sfatato, una ad una, tutte le teorie di chi gli OGM li vuole.
2006. L’imprenditore agricolo friulano e vicepresidente di
Futuragra, Silvano Dalla Libera, chiede insieme ad altri 400
agricoltori l’autorizzazione per poter coltivare mais geneticamente
modificato al Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali. Non riceve nessuna risposta, fa ricorso al TAR e poi al
Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato emette una sentenza (n. 183 del 19
gennaio 2010) che obbliga il Ministero delle Politiche agricole a
decidere in merito al rilascio dell’autorizzazione alla semina di
OGM entro 90 giorni.
Cosa deciderà il Ministero?
Il Ministro Zaia si è pubblicamente dichiarato contrario
all’introduzione di OGM e si è detto pronto a fare di tutto
per salvaguardare l’agricoltura italiana, il suo patrimonio e la
sua identità.
Abbiamo raccolto la sua testimonianza e quella di una rosa di
esperti, composta da medici, scienziati e da rappresentanti delle
aziende alimentari e del mondo dell’agricoltura convenzionale,
biologica e biodinamica.
Luca Zaia-
Ministro Politiche Agricole
“La soluzione di tutti i mali non sono gli OGM. Ad esempio,
dove si coltivano OGM gli agricoltori non guadagnano di
più”
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Roberto Pinton-
Segretario di Assobio
“Non si capisce come la fame nel mondo possa essere superata
coltivando della soia e del mais che servono come mangime
animale”
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Vandana Shiva-
Agronoma e scienziata indiana
“Gli OGM sono una di quelle false soluzioni che non solo non
risolvono la crisi del clima, la peggiorano”
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Stefano
Masini- Responsabile ambiente Coldiretti
“I consumatori apprezzano il made in Italy per valori di
biodiversità, l’OGM rende un prodotto agricolo e alimentare
anonimo”
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Claudio
Mazzini- Direzione Qualità Coop Italia
“Dal 1999 abbiamo deciso sui prodotti a marchio Coop di non
avere ingredienti che possono contenere o derivare da OGM”
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Roberta De
Natale- Responsabile Qualità Auchan e Sma
“Abbiamo intrapreso una politica del non OGM da anni e
garantiamo su tutti i nostri prodotti a marchio industriale, sulle
nostre filiere controllate e sui prodotti dell’ortofrutta l’assenza
di materie prime OGM”
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Pier Mario
Biava- Oncologo e medico del lavoro
“Quello che sbandierano i produttori OGM, cioè che
resistano ai pesticidi, comporta che di fatto se ne usino di
più per distruggere le erbacce e che poi questi pesticidi
arrivino a noi attraverso la dieta”
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Enrico
Marchetti- Responsabile politiche industriali e di filiera di
Federalimentare
“L’industria di fatto non produce alimenti OGM. C’è un
vero attore che fa da riferimento per qualunque scelta dell’impresa
alimentare: la scelta del consumatore”
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Giovanni
Legittimo- Responsabile segreteria tecnica Demeter
“Gli OGM vanno a toccare in negativo la biodiversità con
ricadute di tipo sociale, come l’asservimento degli agricoltori
alle ditte sementiere. La nostra ricchezza è la
biodiversità di sementi: l’agricoltura biologica e biodinamica
la salvaguardano”
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Ovidio
Marzaioli- Responsabile energia e ambiente Movimento
Consumatori
“Noi dobbiamo tutelare la salute innanzitutto. Abbiamo
straordinarie produzioni tipiche e di qualità superiore.
L’utilizzo di OGM porta alla massificazione di produzione, che va
contro l’idea del made in Italy e contro la produzione di
qualità”
Ascolta l’intervista
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