Stop al “Cascada Chile Project”

Una decisa azione legale delle organizzazioni ambientaliste cilene e le numerose pressioni internazionali hanno bloccato un imponente piano di deforestazione che minacciava 100.000 ettari di foresta nativa nel sud del Cile.

La Boise Cascade Corporation, con sede nell’Idaho (Usa), è
una delle più grandi compagnie importatrici di legname che
vanta pessimi precedenti ambientali. In Cile ha già
distrutto oltre il 30% delle foreste della Regione dei Laghi. Il
suo sito web viene costantemente tenuto d’occhio dalle
organizzazioni ambientaliste che vigilano sulle scellerate
iniziative di deforestazione che la società americana
intraprende in ogni angolo del mondo.

Geo Austral, Defensores del Bosque cileno e Renace, le
organizzazioni artefici del recente successo, avevano stimato che
durante i vent’anni previsti dal progetto, sarebbero stati
distrutti 100.000 ettari di foresta nativa.

A difesa degli ecosistemi del sud del Cile minacciati dal progetto
Cascada Chile, gli ecologisti hanno lanciato una massiccia e
intensa campagna di informazione sensibilizzando in modo capillare
le comunità della regione interessata sugli effetti sociali
e le ricadute economiche cui sarebbero andate incontro. Anche il
governo cileno coinvolto direttamente nel Cascada Chile Project ha
dovuto fare marcia indietro.

La regione dove sarebbe dovuto sorgere il Cascada Chile Project si
trova a 660 miglia a sud di Santiago, vicino la città
costiera di Puerto Montt. Le sue foreste temperate, circondate dal
deserto di Atacama, a est dalla catena delle Ande e ad ovest
dall’Oceano Pacifico, rappresentano un ecosistema unico sulla
terra. Quasi il 90% delle piante e delle specie animali presenti in
quest’area non si trovano in nessun’altra parte del mondo.
Il “pudu deer”, il simpatico e tenerissimo cervo alto non
più di 50 cm vive proprio qui.

Anche se il progetto è stato cancellato, Boise Cascade resta
uno dei più grandi importatori di legno cileno. Il timore
degli ambientalisti è che la società americana abbia
soltanto voluto ritardare di qualche anno i suoi interessi nella
regione e che si stia riorganizzando. Intanto, la Boise Cascade
continua a tagliare e a minacciare le altre foreste del mondo.

Maurizio Torretti

 

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