Chioschi e cibo. Come saranno quelli di domani?

Mangiare per strada: 10 architetti progettano 10 chioschi, rivedendo in chiave contemporanea il tradizionale baracchino, prezioso punto di ristoro nelle nostre passeggiate cittadine.

“Progettazione di spazi per il popolo della strada” è
l’accattivante proposta progettuale rivolta agli architetti che
hanno elaborato tipi di chiosco molto diversi, ma tutti accomunati
da un forte senso di protagonismo urbano. Se in una qualsiasi
città, passeggiando ci guardiamo intorno, infatti
incontriamo ovunque chioschi che partecipano all’immagine e alla
vita della strada. Purtroppo però hanno sovente un aspetto
desolante: squallidi container trasformati in punti ristoro in
squallide strade di semiperiferia, oppure tristi baracchini in
vetro e alluminio nei parchi o centri-città, dove a
trasparire sono soprattutto scarsa qualità e igiene.

Per trasformare in positivo queste realtà, facendole
diventare una sorta di oasi metropolitane e al contempo
rispolverando l’antica abitudine italiana del mangiare passeggiando
senza meta, gli architetti hanno fatto interessanti proposte.
Particolarmente riusciti ci sembrano “Bubble Blog” di Diego Grandi
e “Om Foodloose” di Riccardo Diotallevi. Il primo ha creato con una
sorta di tunnel a segmenti, su una piattaforma di pietra, dei
ripari stile sottoponte, ma col confort di appoggi e sedute. I
materiali, maiolica e pietra, sono scelti con cura e si inseriscono
naturalmente nell’estetica della grande città. Il secondo,
Riccardo Diotallevi, propone una cucina con sei punti cottura ,
inserita in una struttura a forma e colore di cestino da picnic. Ed
è proprio al cestino da picnic che l’architetto si è
concettualmente ispirato, alla sua funzione di trasportare
comodamente tutti i tipi di cibo e a quella di favorire la
convivialità unitamente alla gioia di stare all’aperto.
Questo progetto di chiosco permetterà quindi di consumare
per strada diverse preparazioni da asporto, fredde e calde.

Gli altri progetti, ognuno a modo suo, hanno ribadito la
necessità di rendere più invitante e fantasioso il
mangiare per strada, per rivalutare la cultura del vivere
spontaneo.

Street dining design, Palazzo della Triennale di Milano, viale
Alemagna 6, fino al 2 maggio, ingresso libero.

Paola Magni e Rita
Imwinkelried

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