Al via summit Onu sul clima a Varsavia

Clima: al via Summit Onu sul riscaldamento globale. I lavori si svolgono a Varsavia, 195 i Paesi rappresentati.

E’ iniziata oggi a Varsavia la 19esima Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici (Cop19),
che riunisce i rappresentanti di 195 Paesi del mondo, compresa l’Italia.

La conferenza si svolge nel complesso dello stadio nazionale costruito nel 2012 per i mondiali di calcio. I lavori, che dureranno una decina di giorni, dovrebbero servire ad elaborare un nuovo accordo mondiale, che comprenda anche i meccanismi di riduzione dell’emissione dei gas che producono l’effetto serra. Questa nuova riunione annuale dovrebbe gettare le prime basi per un’intesa sulle riduzioni dei gas serra da negoziare l’anno prossimo a Lima e che dovrebbe essere firmata nel 2015 a Parigi.

Il vertice è stato formalmente aperto da Abdullah Bin Hamad al-Attiyah, ex primo ministro del Qatar, che ha
presieduto un anno fa il precedente vertice sui cambiamenti climatici a Doha. Al-Attiyah ha espresso soddisfazione per i nuovi paesi che nel frattempo hanno aderito al protocollo di Kyoto.

Per Christiana Figueres, segretario generale della Convenzione dell’Onu sui cambiamenti climatici, il supertifone che si è abbattuto sulle Filippine, devastandone intere aree, è l’ulteriore prova di quanto è necessario un accordo globale in materia.

A seguire il ministro polacco per l’ambiente Marcin Korolec è stato eletto all’unanimità il nuovo presidente della Conferenza, una cosa usuale dato che la Polonia è . “I problemi del clima sono di dimensione globale e solo tutti i Paesi messi insieme possono fare qualcosa per migliorare gradualmente lo stato delle cose” ha detto Korolec. 

L’obiettivo dell’Onu è quello di contenere il livello del riscaldamento globale entro i 2 gradi Celsius rispetto ai livelli precedenti alla rivoluzione industriale. Un obiettivo non facile, raggiungibile solo con il contenimento delle emissioni di combustibili fossili, spina dorsale della produzione di energia di tutto il mondo. Le resistenze piu’ forti vengono proprio da Paesi come la Polonia, che ospita la Conferenza ma e’ cauta sulla riduzione dell’uso del carbone da cui dipende per il 95% della sua energia elettrica.

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