Dopo la tempesta Vaia, sono in arrivo i boschi del futuro
Un laboratorio a cielo aperto, nuovi rimboschimenti, ricchi in biodiversità: come stanno rinascendo i boschi dopo la tempesta Vaia del 2018.
Un laboratorio a cielo aperto, nuovi rimboschimenti, ricchi in biodiversità: come stanno rinascendo i boschi dopo la tempesta Vaia del 2018.
La corsa rosa è partita dalla costa dei Trabocchi, ha poi attraversato i castagneti del Vulture e si appresta a risalire la penisola attraverso l’Appennino campano, la costiera amalfitana, l’Abruzzo e l’Umbria. Paesaggi straordinari che ci permettono di conoscere di più e meglio le nostre foreste e la loro gestione sostenibile.
Per la prima volta l’Italia ha un documento che delinea obiettivi, azioni e priorità nella gestione delle foreste: è la strategia forestale nazionale.
Gli incendi boschivi in Piemonte sono una realtà anche in inverno, complici la siccità e i forti venti.
Cinque luoghi iconici lungo i cammini di Kumano Kodo, patrimonio dell’Unesco, per un’immersione nella natura del Giappone e alla scoperta di shintoismo e buddhismo.
Con le temperature torride toccate tra giugno e luglio, torna il rischio incendi in Europa. Preoccupano in particolare quattro Paesi.
Puntare tutto sullo stoccaggio di carbonio nelle foreste per mitigare le emissioni di CO2 e i cambiamenti climatici potrebbe essere la scelta sbagliata. La buona notizia è che esistono altre pratiche forestali “climaticamente intelligenti”.
Il riscaldamento globale innesca quelle condizioni meteo che rendono gli incendi sempre più veloci, incontrollabili e distruttivi. Lo afferma uno studio di Sisef.
Qualcosa è cambiato. Se da un lato del mondo la deforestazione avanza, dall’altro rallenta: una spiegazione dei numeri globali, europei e italiani sulle foreste. Perché tagliare alberi non sempre significa deforestazione.
Con la messa a dimora di mille alberi di leccio è iniziato un progetto di forestazione urbana che prevede la piantumazione di oltre seimila alberi.