
Guerra e ambiente
E se, prima di dichiarare una guerra, ci si fermasse un attimo per discutere dei danni ambientali che ci saranno, che persisteranno per decenni e che si espanderanno oltre i confini?
E se, prima di dichiarare una guerra, ci si fermasse un attimo per discutere dei danni ambientali che ci saranno, che persisteranno per decenni e che si espanderanno oltre i confini?
Viviamo in un Paese geologicamente instabile, per buona parte montuoso ed attraversato da due grosse faglie di frattura. Ma una seria politica di prevenzione può diminuire i danni causati dai terremoti.
I costi delle catastrofi ambientali non sono solo quelli delle vittime o delle fasi di emergenza, ma possono influenzare nel tempo l’economia di un Paese e la vita delle persone.
La lotta contro le grandi catastrofi ambientali, ormai estese su scala globale, sta diventando una sorta di guerra mondiale.
Il progetto della costruzione di una diga sul fiume Narmada, avviato nell’India meridionale, rischia di generare un disastro ambientale, sociale e culturale di vastissime proporzioni.
Il tempestivo SOS lanciato dalle organizzazioni ambientaliste e l’instancabile lavoro dei tecnici ha scongiurato disastro ecologico alle Galapagos.
Un supercalcolatore che consentirà di affrontare temi di ricerca nei campi della fisica e della chimica, della dinamica dei fluidi, della bioinformatica e di “prevedere” le calamità naturali.