La moda si consuma…
Antonella Carù ai nostri microfoni, intervistata nell’ambito dell’inaugurazione del concept store dell’Atelier del Riciclo lo scorso marzo, ci parla di un nuovo modo di “consumare la moda”.
Antonella Carù ai nostri microfoni, intervistata nell’ambito dell’inaugurazione del concept store dell’Atelier del Riciclo lo scorso marzo, ci parla di un nuovo modo di “consumare la moda”.
Dal 9 all’11 aprile Spazio Asti ospita Be Fashion: Outlet & Recycling, il fine settimana dello stile etico, per farsi un guardaroba sostenibile.
Gli scienziati IBM l’hanno chiamata organocatalisi: un nuovo processo chimico che potrebbe portare allo sviluppo di nuovi tipi di plastica biodegradabile e biocompatibile.
Piccoli grandi segni dell’inciviltà umana che, a volte, diventano arte grazie alla sensibilità e alla creatività di qualcuno.
Scambiarsi abiti e accessori, anche di lusso, (quasi) senza spendere un euro, rispettare l’ambiente e fare nuove amicizie. Accade allo swap shop di Milano.
E’ stato definito uno dei migliori imprenditori d’America e incarna lo spirito del self-made americano, ma con una particolarità
Legno di scarto recuperato dagli atelier dei marmisti e gesso. Mauro Patrini utilizza, per i suoi quadri, materiali insoliti, poveri, di riciclo.
Come di certo saprete, Milano, nel 2015, ospiterà Expo, l’esposizione universale. Protagonista sarà la sostenibilità, come lo era stata a Expo 2008.
Nella maggior parte degli imballaggi sono riportate informazioni utili, a volte, anche l’impatto ambientale del prodotto che abbiamo tra le mani.
Una bottiglia biodegradabile al 100%, composta da un materiale interamente naturale, rinnovabile e non inquinante.