Gli oceani sono pieni di plancton, ma anche di plastica

In una spedizione marina gli scienziati hanno scoperto la presenza di diversi nuovi tipi di pesci e calamari e di oltre un milione di organismi microscopici. Purtroppo in Antartide sono stati rinvenuti anche migliaia di frammenti di plastica.

La nave da ricerca francese Tara
Oceans
, in viaggio dal 2009 ha percorso circa 113.000
km tra gli oceani Atlantico, Pacifico, Meridionale e Indiano per
verificare gli effetti dei cambiamenti climatici e
dell’inquinamento sugli oceani. Gli scienziati a bordo hanno
scoperto la presenza di diversi nuovi tipi di pesci e calamari e di
oltre un milione di organismi microscopici responsabili della
produzione della maggior parte dell’ossigeno del pianeta, il
plancton.

Lo studio ha però anche rivelato la fragilità degli
oceani: ha effettuato il primo prelievo di plastica nelle acque al
largo dell’ultimo continente incontaminato del mondo, l’Antartide,
e ha trovato migliaia di frammenti di plastica per chilometro
quadrato. “Questi detriti possono causare gravi danni
all’ecosistema rilasciando tossine nella catena alimentare che
possono essere mangiate dai pesci, dai mammiferi marini e dagli
uccelli marini che pensano che si tratti di meduse”, ha detto un
portavoce del museo di scienze di Londra, dove sono
stati presentati i risultati della spedizione.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati