
Al mare ne trovava talmente tanta da decidere di farne un museo, degli orrori. L’idea di una guida naturalistica. Lo scopo? Riflettere sulle nostre colpe.
Presentato un progetto di recupero e bonifica nella famigerata terra dei fuochi. 5mila tonnellate di pneumatici verranno rimossi per il recupero dell’area.
Inizia oggi la raccolta degli oltre 26 mila metri cubi di pneumatici fuori uso, circa 5 mila tonnellate, abbandonate nel territorio di San Martino a Scisciano, in Provincia di Napoli, all’interno dell’area nota come Terra dei fuochi.
La raccolta vedrà la partecipazione attiva di Ecopneus, società che si occupa di rintracciare, raccogliere e trattare i pneumatici fuori uso, che ha deciso di intervenire utilizzando risorse aggiuntive messe a disposizione dal consorzio, senza costi per la comunità.
Il progetto nasce da un accordo tra il comune di Scisciano in provincia di Napoli ed Ecopneus, all’interno del Protocollo d’intesa firmato con il ministero dell’Ambiente pochi mesi fa, all’interno della campagna “Io scelgo la strada giusta”.
Pneumatici che spesso derivano da acquisti in nero e che vengono utilizzati come materiale per gli inneschi dei roghi tossici e che contribuiscono ad avvelenare terra, aria e acqua, nelle province di Napoli e Caserta.
Soddisfatto il ministro dell’ambiente Andrea Orlando, che ha dichiarato: “L’intervento sulla degradata situazione di Scisciano testimonia come il sistema messo in campo con il Protocollo Terra dei fuochi ha tutte le potenzialità per rivelarsi un prezioso strumento per cominciare a dare risposte concrete ad un territorio per troppo tempo trascurato. Il nostro lavoro a fianco dei cittadini continuerà in questa direzione con impegno, costanza e grande determinazione”.
È uno dei luoghi più inquinati d’Italia e d’Europa. Una terra avvelenata dall’abbandono di rifiuti tossici, spesso dati alle fiamme quotidianamente. Colonne di fumo nere, maleodoranti, tossiche che stanno avvelenando l’area e i cittadini che lì vivono. Da anni la cittadinanza denuncia la situazione, grazie anche al sito laerradeifuochi.it, dove vengono caricate costantemente denunce e dove viene aggiornata quasi in tempo reale la mappa dei roghi. Certo una goccia nel mare, ma comunque un piccolo passo per non abbandonare chi con i roghi ci deve convivere.
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