Platani, orchidee e tamarindi all’orto botanico di Bologna

Duecento ettari di verde in cui si coltivano cinquemila specie, tra piante esotiche ed endemiche: ecco l’orto botanico di Bologna.

L’orto botanico di Bologna è paradiso botanico in continuo divenire merita una visita in ogni stagione, ma essere qui in primavera vuol dire prendere parte alla festa di fioriture e profumi. Quelle piante che nei mesi invernali trovano riparo nelle serre, vengono ricollocate all’aperto: primi fra tutti i gerani odorosi di limone, di frutti di bosco, di cannella.

Conifere dalle dimensioni notevoli, alberi dalla forma singolare o dalle fioriture magnifiche ti accoglieranno all’ingresso. Addentrandoti nel giardino potrai godere il prato, visitare le serre, ammirare le vasche con le piante acquatiche (tra giugno e luglio in quella dedicata alle varietà esotiche sboccia il fiore di loto), passeggiare nel parco in compagnia di cardellini, picchi, ghiandaie, rospi, ricci e scoiattoli. Qui vedrai platani, pioppi del Canada, noci bianchi, liquidambar, cipressi calvi. Spingendoti verso il terrapieno che corre lungo l’antica cinta muraria trecentesca, incontrerai specie boschive delle colline e delle montagne emiliane. Scoprirai lo stagno, notevole esempio di ricostruzione ambientale palustre, dove crescono ninfee bianche e gialle, iris e garofanini d’acqua.

Due sono le serre visitabili. Quella più ampia ospita la collezione di piante succulente (piante grasse) con esemplari dalle forme e dalle colorazioni magnifiche e le Casuarinaceae, piante dalle singolari vicende evolutive. La serra tropicale accoglie invece felci, orchidee e piante insettivore. Potrai scoprire che aspetto hanno gli alberi del mango, del cocco, del tamarindo, del pepe e del caffè e fare la conoscenza delle piante epifite, piante erbacee e arbustive singolari qui coltivate su corteccia di pino o di sughero, che nel loro ambiente naturale crescono sulle cime degli alberi. Tra i numerosi percorsi didattici possibili, da segnalare, l’affascinante presentazione delle piante da cui si ricavano le principali spezie (pepe, cannella, chiodi di garofano, noce moscata) o il percorso “magico” dove ricreando le atmosfere dei boschi delle fiabe i bambini vengono avvicinati alla botanica.

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