
Dopo aver rinunciato agli occhiali da vista, occorre fare un “cambio di paradigma” e rinunciare anche allo sforzo che si fa per vedere.
Un auto-trattamento per curare la vista imperfetta, bisogna solo imparare ad accorgersi di quando insorge lo sforzo per vedere e subito evitarlo.
Secondo Bates, la vista imperfetta dipende da una sola causa: la
mancanza di rilassamento dei centri visivi nella mente. Ovvero, da
uno “sforzo” che l’occhio difettoso fa per vedere bene o
meglio.
Nel caso dei miopi, in genere lo sforzo assume la forma di una
certa “fissità” dello sguardo, quando la mente, non
riuscendo ad interpretare correttamente le impressioni retiniche, a
causa magari anche di un errore refrattivo, cerca di chiarire il
punto osservato fissandolo.
L’esperienza comune è che se per un periodo non si portano
gli occhiali da vista l’entità di questo sforzo può
variare molto nell’arco della giornata, in certi casi addirittura
di minuto in minuto, spesso migliorando notevolmente in condizioni
favorevoli, ed aggravandosi in quelle sfavorevoli.
L’obiettivo del Metodo Bates è proprio quello di scoprire
come sia possibile riprodurre e prolungare i momenti di visione
migliorata o nitida. Ciò si ottiene attuando con fiducia e
continuità il “trattamento”, e cioè praticando le
tecniche del Metodo. Per “trattamento”, quindi, non si intende il
subire una qualche azione da fattori esterni, bensì il
“trattarsi da sé”: il paziente mette in atto da sé,
regolarmente, le tecniche che impara per alleviare lo
sforzo che inconsciamente fa per vedere.
Un mezzo fondamentale per praticare l’auto-trattamento è la
tabella di controllo di Snellen, quel quadro che gli oculisti, gli
ottici e gli optometristi usano per misurare la vista. Messi
davanti alla tabella, coloro che hanno una vista difettosa si
devono esercitare a scoprire quale “trucco” o “stratagemma mentale”
sia più adatto per passare dallo sforzo al rilassamento e
con ciò chiarire la visione, e la tabella.
Non esistono insegnanti o medici che possano trasmettere questo:
è il paziente stesso che deve imparare di nuovo a vedere
bene senza occhiali, con la pratica continuata delle tecniche che
lui stesso ha scoperto essere efficaci, per sé.
Rishi Giovanni Gatti
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Dopo aver rinunciato agli occhiali da vista, occorre fare un “cambio di paradigma” e rinunciare anche allo sforzo che si fa per vedere.
Per curare una vista imperfetta è necessario riportare l’occhio e la mente nel loro stato ordinario e naturale di “vista perfetta”. Questo il metodo Bates
Leggendo i testi originali di W.H. Bates per la cura della vista imperfetta, si incontrano affermazioni strane e molto difficili, di primo acchito, da accettare.
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Si chiama palming il metodo coniato da Bates a indicare un procedimento di rilassamento che capacita la mente a ritrovare il suo stato naturale rilassamento
Nel libro “Storie dalla clinica” viene illustrato come venivano aiutate le persone per guarire dalla vista imperfetta mediante esercizi di rilassamento visivo.
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