Un bagno di bellezza

Ilfine principale del bagno di bellezza è quello di rendere la pelle più distesa, luminosa e idratata soprattutto con l’impiego di esfolianti naturali.

Il fine principale del bagno di bellezza è quello di rendere la pelle più distesa, luminosa e idratata soprattutto con l’impiego di esfolianti naturali.

A seconda degli ingredienti aggiunti al bagno si possono ottenere azioni cosmetiche specifiche, oppure dare sollievo ai reumatismi, aiutare ad eliminare la cellulite, a rilassare i muscoli affaticati.

Con l’impiego degli oli essenziali, all’effetto sulla pelle si unisce la possibilità di trasmettere messaggi chimici al
cervello per migliorare il tono dell’umore, dare energia, tonificare, rilassare o conciliare il sonno.

La temperatura dell’acqua varia a seconda dei risultati che si
vogliono ottenere: se è troppo calda, superiore alla
temperatura corporea, ha un effetto ipotensivo e abbassa la
pressione sanguigna, affatica la circolazione periferica e i vasi
capillari si indeboliscono. Appena al disopra della temperatura
corporea è rilassante. L’acqua tiepida, al di sotto dei
37°C, è tonificante e dà energia. Per stimolare
la circolazione suferficiale è bene evitare i bagni troppo
caldi e priviliegiare la
doccia
, alternando getti di acqua tiepida a getti
più freddi per stimolare l’elasticità dei capillari e
renderli più tonici.

Bagno all’olio di lavanda
1 kg di sale marino integrale
4 cucchiai di miele
25 gocce di olio essenziale di lavanda

Si aggiungono il miele e l’olio essenziale al sale (eventualmente
unendo qualche cucchiaio di olio d’oliva se la pelle è
secca).
In aromaterapia la lavanda è consigliata come rilassante, in
particolare prima di coricarsi, poichè concilia il
sonno.

Bagno alla salvia

40 g di salvia
40 g di timo
40 g di rosmarino
40 g di lavanda
4 litri di acqua

Si porta a bollore l’acqua e si versa sulle erbe sminuzzate. Si lascia in infusione coperto per almeno mezz’ora. Si filtra e si aggiunge all’acqua della vasca riscaldata a una temperatura leggermente superiore a quella corporea. L’insieme di piante favorisce il rilassamento muscolare sciogliendo le contratture.
Risulta utile in caso di tensione e contratture muscolo-tensive
nella schiena o nel collo (torcicollo). In ayurveda la salvia
è consigliata per sciogliere i blocchi emozionali e mentali
e favorire la serenità e la chiarezza. La salvia è
particolarmente indicata quindi se le contratture muscolari sono di
origine nervosa.

Bagno al timo
4 litri di acqua
500 g di timo

Si sminuzza il più possibile il timo. Si porta a bollore
l’acqua e si versa sulle foglie in un recipiente con coperchio. Si
lascia in infusione almeno mezz’ora. Si filtra e si aggiunge
all’acqua del bagno riscaldata a temperatura leggermente superiore
a quella corporea. Il timo aiuta a calmare i dolori reumatici ed
è stimolante della circolazione superficiale. Si può
impiegare due o tre volte la settimana.

Bagno all’alloro
4 pugno generosi di foglie di alloro possibilmente fresche
1 litro di acqua
Portare a bollore l’acqua e immergere le
foglie mescolando. Fare bollire un minuto a fuoco moderato, quindi
spegnere il fornello e lasciare in infusione mezz’ora coperto.
Filtrate e versate nell’acqua della vasca.
È l’ideale dopo una giornata faticosa ed impegnativa per
ritrovare il giusto tono psicofisico. Aiuta a togliere la
stanchezza muscolare senza dare “spossatezza”.

Bagno lenitivo agli oli essenziali
50 ml
di alcol puro
10 gocce di olio essenziale di timo

3 gocce di olio essenziale di origano
5 gocce di olio essenziale di rosmarino
5 gocce di olio essenziale di lavanda

Aggiungere gli oli all’alcol e unire all’acqua del bagno
(leggermente più calda rispetto alla temperatura corporea),
subito prima di immergersi.
La miscela di oli essenziali aromatici ha un’azione benefica e
aiuta ad alleviare i dolori articolari e muscolari dovuti ad
artrosi, reumatismi e torcicollo. Si tratta di essenze che
stimolano la circolazione periferica e hanno tutte un’azione
riscaldante, eccezion fatta per la lavanda

A cura di
Sonia Tarantola

Tratto dal libro: “Cosmetici
naturali faidate
“, Giulia Penazzi. Tecniche
Nuove

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