Parco Orsini, un luogo surreale

E’ stato creato 450 anni fa da Vicino Orsini, con il desiderio di stupire, di creare una nuova meraviglia del mondo e “per dare respiro al suo cuore”

Una dozzina di grandi statue di pietra sono disseminate tra una
macchia di alberi, statue dalle proporzioni gigantesche che
raffigurano dei mostri. Un elefante enorme che porta una torre sul
dorso, un colosso che tiene una persona nell’aria per le gambe, il
cane infernale Cerbero con tre teste, una grande porta ingresso
all’inferno, una casa storta e pendente che dà un senso di
disorientamento e vertigine a chi ci entra e così via. Il
tutto si trova immerso in una vegetazione folta e cresciuta nei
secoli. Questo luogo surreale è stato creato 450 anni fa da
Vicino Orsini, con il desiderio di stupire, di creare una nuova
meraviglia del mondo e “per dare respiro al suo cuore”. Sulla
sfinge all’ingresso del parco Orsini ha fatto iscrivere: “Voi che
entrate qui, considerate ciò che vedete e poi ditemi se
tante meraviglie sono fatte per l’inganno o per l’arte”. Ognuno
risponda per se dopo aver visitato il posto.

La storia di questo luogo è interessante. Il progetto
originale fu affidato da Orsini al napoletano Pirro Ligorio, un
artista affermato del tempo, tant’è che il papa lo aveva
chiamato per completare alcuni lavori nella basilica di San Pietro
dopo la morte di Michelangelo. Altri artisti contribuirono al
completamento dell’opera. Nel corso dei secoli il parco è
andato completamente dimenticato. Il grande artista surrealista
Salvador Dalì lo ha riscoperto per primo nel 1938, e
naturalmente ne rimase ispirato. Nel 1953 un amante dell’arte del
posto ha comprato tutto e ha iniziato a restaurare le sculture, a
strapparle alla vegetazione che ormai le copriva quasi
completamente.

Il Parco è aperto nella stagione estiva tutti i giorni dalle
8 alle 20, ingresso 8 Euro. Info: tel. 0761924029.

Rita
Imwinkelried

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