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“Se tutte le luci del mondo fossero sostituite da soluzioni ad efficienza energetica, si potrebbero risparmiare 630 milioni di tonnellate di CO2”.
Sono le parole del dirigente di Philips, Kaj
den Daas, in occasione della presentazione di “Trasformare il
Mercato: l’Efficienza Energetica nell’Edilizia”, il report finale
pubblicato dal progetto di ricerca quadriennale Energy
Efficiency in Buildings (EEB), di cui Philips è
sponsor, insieme al World Business Council for Sustainable
Development (WBCSD).
L’edilizia utilizza più energia di qualsiasi altro
settore e come tale è tra i maggiori responsabili
dell’emissione di gas serra. Globalmente si
potrebbero ridurre le emissioni di CO2 di 715 milioni di tonnelate
già dal 2010, semplicemente aumentando l’efficienza
energetica degli edifici. Ciò significherebbe
ridurre del 27% l’incremento di gas serra in atmosfera.
L’obiettivo, seppur ambizioso, è quello di arrivare,
entro il 2050, a vivere in case che siano a ‘zero
emissioni’ e che siano energeticamente autosufficienti. Già
oggi è possibile risparmiare elettricità e consumi
grazie a semplici accorgimenti.
L’illuminazione copre circa il 19% dell’uso di
elettricità nel mondo e si basa per quasi tre quarti su
soluzioni antiquate e energeticamente inefficienti. L’adozione di
soluzioni per l’illuminazione moderne, a basso consumo e facilmente
accessibili, porterebbe un risparmio medio del 40% di
elettricità. Se tutte le luci fossero
sostituite, si potrebbero risparmiare 120 miliardi di Euro
in elettricità, pari alla produzione di 600 centrali
elettriche o a 1.800 milioni di barili di petrolio in un anno.
“Se non si passerà immediatamente all’azione” ha
affermato Bjorn Stigson, presidente del WBCSD, “migliaia di nuovi
edifici saranno costruiti senza alcun riguardo per l’efficienza
energetica, e milioni di edifici inefficienti già esistenti
che consumano più energia del necessario, saranno ancora in
piedi nel 2050. Agire adesso significa ridurre il consumo
energetico e progredire concretamente nel controllo del
cambiamento climatico”.
E la legge da questo punto di vista aiuterà il
cambiamento. Da settembre infatti inizieranno a
non essere più in vendita le lampadine ad incandescenza.
Sarà comunque un cambiamento graduale: le prime a sparire
dagli scaffali saranno quelle con una potenza maggiore o uguale a
100 watt, poi dopo un anno saranno quelle da 75 watt e nel 2011
quelle da 60 watt, fino al blocco totale nel 2016.
Rudi Bressa
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