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Fra storia e leggenda il massaggio tradizionale tailandese affonda le sue radici in tempi assai remoti
La leggenda vuole che il fondatore del massaggio tailandese sia
Jivaka Kumar Bhacca amico personale del Buddha e suo compagno di
viaggio.
Dall’esperienze vissute a contatto con le differenti tradizioni
mediche delle popolazioni visitate durante le sue peregrinazioni,
Bhacca approfondì la conoscenza della medicina ayurvedica,
già in uso in India da diversi secoli.
L’insieme delle nozioni acquisite lo portò all’elaborazione
di una tecnica terapeutica composta essenzialmente dal massaggio e
da alcuni preparati erboristici.
L’origine ayurvedica del massaggio thai è piuttosto
evidente. Alcune tecniche fanno, infatti, assumere al paziente
posizioni molto simili, se non identiche, a quelle utilizzate nello
yoga tanto che alcuni terapisti thai occidentali presentano il
massaggio thai anche come massaggio yoga.
Non è facile capire le ragioni che hanno portato alla
diffusione di questa pratica ayurvedica in Thailandia e alla sua
estinzione in India. L’ipotesi più verosimile è
collegata ai fatti religiosi avvenuti in quella parte del mondo. Il
massaggio infatti veniva trasmesso insieme con l’insegnamento
religioso e veniva praticato nei sacri recinti dei templi
buddisti.
Alcune teorie sostengono che il massaggio thai derivi dalla
medicina cinese. In effetti alcuni degli strumenti terapeutici
usati dalla medicina cinese si basano sugli stessi principi del
massaggio thai: i meridiani trattati sono gli stessi, i principi di
riflesso e di riequilibrio energetico sono simili. A ben vedere
però esistono differenze sostanziali nella manualità
e, in particolare, nelle modalità di intervento.
Non è comunque così importante collocare storicamente
questa e altre forme di terapia; è forse possibile
ipotizzare che tutte le antiche arti manuali orientali abbiano le
loro radici lontane nel Tibet.
Enrico Corsi
Red Edizioni
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