
L’Europa potrebbe risparmiare 60 miliardi di euro l’anno se riuscisse a raddoppiare l’installazione delle pompe di calore elettriche, come previsto dal piano RePowerEU. Ed eviterebbe un consumo e trasporto enorme di gas.
Per poter beneficiare della detrazione è necessario che l’impianto fotovoltaico sia installato essenzialmente per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione.
L’ha confermato l’Agenzia
delle Entrate in una nota ufficiale, rispondendo (dopo 6 mesi),
ad una specifica richiesta dell’ANIE, l’associazione che raggruppa 199
aziende che operano nell’intera filiera industriale del
fotovoltaico italiano.
L’installazione di impianti fotovoltaici rientra tra gli interventi
che possono fruire delle detrazioni fiscali Irpef al
50% per le ristrutturazioni edilizie. La richiesta si
riferiva in particolare alla detrazione già applicabile ai
lavori di ristrutturazione per gli impianti elettrici, di
riscaldamento e idraulici.
”La risposta va incontro alle aspettative del settore – ha
dichiarato Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di Anie –
l’Agenzia riconosce che l’installazione di impianti fotovoltaici
rientra tra gli interventi che possono fruire delle detrazioni
fiscali per le ristrutturazioni edilizie e segnatamente tra quelli
finalizzati a conseguire un risparmio energetico.
Da sottolineare che il livello delle detrazioni è stato
rialzato al 50% solo fino al 30 giugno di
quest’anno, poi torneranno al 36%, e che il massimo di
spesa coinciderà con un investimento di 96.000 euro per ogni
unità immobiliare.
Per accedere alla detrazione sarà sufficiente la
documentazione che attesta il pagamento tramite bonifico
dell’impianto, mentre non sarà richiesto alcun documento che
attesti l’effettivo risparmio energetico.
In pratica per poterne beneficiare, è necessario che
l’impianto fotovoltaico sia installato essenzialmente per far
fronte ai bisogni energetici dell’abitazione. Infine, l’Agenzia
riconosce la cumulabilità tra la stessa detrazione e
lo scambio sul posto, cosa non possibile con l’attuale
Conto energia.
“Il settore fotovoltaico – ha commentato Valerio Natalizia,
presidente di GIFI – ha richiesto e sollecitato
questo pronunciamento e lo accoglie con estremo favore. Ha infatti
il merito di fare chiarezza tra gli operatori e i cittadini,
soprattutto in un momento in cui l’industria nazionale fotovoltaica
già soffre i numerosi cambiamenti normativi intervenuti e il
calo nella domanda per il conseguimento delle tariffe incentivanti
del Conto energia”.
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