Varato il primo veliero a idrogeno del mondo

Presentato in provincia di Livorno il primo veliero dotato di un motore a idrogeno. Per navigare in maniera sostenibile, anche in assenza di vento.

L’imbarcazione che potrebbe rivoluzionare il modo di navigare
è lunga dodici metri ed è stata battezzata
“Zero Co2”. Dotata di un sistema ibrido con celle a
combustibile, la barca genera elettricità grazie alla
combinazione dell’idrogeno con l’ossigeno presente nell’aria.
Grazie a questa tecnologia non inquinerà neppure durante le
manovre di entrata e uscita dal porto. Con 150 litri di idrogeno la
barca ha un’autonomia di circa 15 giorni di navigazione.

 

Il varo si è svolto nel porto turistico di Cala de’
Medici, a Rosignano, in provincia di Livorno. Il progetto è
nato dalla collaborazione tra il Commissariato francese
dell’energia atomica e delle energie alternative,
l’università Fourier di Grenoble ed il cantiere navale Fora
Marine di La Rochelle.

 

Il natante è stato realizzato dalla Solvicore, frutto
della collaborazione nata nel 2006 tra due imprese, Solvay (che
spende ogni anno mezzo miliardo di euro in ricerca e sviluppo) e
Umicore, per realizzare attività di ricerca e produzione di
assemblaggi di membrane ed elettrodi. Ed è proprio la
Solvicore ad aver realizzato le pile a combustibile
dell’eco-veliero.

 

L’ideatore del progetto è Pierre Kermen, ingegnere
dell’università di Grenoble, e spiega così la nascita
di ZeroCo2: “Bisogna pur trovare una strada per il futuro per dare
una risposta alle questioni ambientali”.

 

Marco Martinelli, direttore generale di Solvay Italia,
dichiara “Seguendo il percorso già intrapreso con il lancio
di Solar Impulse, primo aereo alimentato ad energia alternativa che
compirà nel 2012 il giro del mondo a energia solare, abbiamo
intrapreso la sfida di creare un veliero a emissioni zero,
sostituendo il motore diesel con uno elettrico alimentato a
idrogeno. Ciò attraverso lo sfruttamento di prodotti
polimerici ad alta tecnologia di nostra produzione e le celle a
combustibile prodotte invece dalla società Umicore”.

 

La riduzione dell’impatto ambientale non si limita al motore:
strumenti di navigazione, riscaldamento e sistema di controllo del
motore funzionano grazie all’energia generata da pannelli
fotovoltaici. Il costo complessivo del progetto è stato
finora di circa due milioni di euro. Ci sono tuttavia dettagli da
limare: serve un approvvigionamento regolare che attualmente
è garantito solo da alcune imprese; si stanno inoltre
cercando finanziamenti per l’ottimizzazione del motore.

 

Nonostante gli ultimi ostacoli al prototipo seguiranno altre
imbarcazioni che potranno presto solcare i mari. Senza
inquinare.

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