Successo per la festa dei delfini, i tursiopi ringraziano

Il veliero ammaina le vele e approda all’isola di Ventotene, per inaugurare la “festa dei delfini”. Un’occasione unica per diffondere la cultura della sostenibilità

13
settembre

Grande successo per la “festa dei delfini” svoltasi l’11 e 12
settembre scorsi sull’isola di Ventotene. “I bambini hanno
realizzato dei disegni e uno tra questi è stato premiato con
una macchinetta subacquea – racconta Ilaria Ferri, direttore
scientifico dell’Enpa – si sono poi costruiti dei costumi da
delfino e hanno girato l’isola portando il messaggio per la difesa
del mare e di tutti i suoi abitanti”. La giornata è
proseguita con la premiazione da parte dell’Enpa dell’equipaggio
più giovane che ha partecipato alla regata “Ottovelante”,
organizzata dalla Lega Navale Italiana, nella quale 38 imbarcazioni
a vela hanno gareggiato nel nome della tutela del mare e dei
delfini per l’Enpa. La giornata si è conclusa con la
proiezione, in anteprima nazionale, del documentario premio Oscar
“the Cove”.

13
luglio

Immersioni, vita di bordo dettata dai lenti ritmi del mare. Tra
l’equipaggio sorge una rilfessione, una domanda. Perché
così tante meduse? “Oltre al divieto di balneazione, che
magari potrebbe far infuriare qualche turista – ci racconta Ilaria
Ferri – ci dobbiamo porre il problema di cosa stia succedendo nel
Mare Mediterraneo. Pesca sfrenata ed illegale, diminuzione di
specie predatrici delle meduse (tonni, pescespada, tartarughe),
aumento delle temperature del mare, scarichi, sversamenti in mare
di sostanze fortemente inquinanti, queste sono le reali cause”.
“Bisogna agire il più presto possibile – sottolinea Silvio
Greco ricercatore dell’Icram -, per dare un’idea di cosa può
aspettarci, pensiamo a cosa è accaduto in Scozia: due
allevamenti di salmoni andarono distrutti a causa delle meduse:
erano talmente tante che i pesci soffocarono”. Più recente
quanto è successo al largo del Tirreno, tra Campania e
Calabria: lo scorso giugno i pescherecci a strascico hanno raccolto
400 chili di meduse ogni calata di rete. Meduse dal peso di pochi
grammi.

5
luglio
Durante l’escursione quotidiana di snorkeling
alcuni ragazzi, nelle vicinanze della spiaggia della Baia di
Galenzana a Marina di Campo, si sono imbattuti in una stenella
spiaggiata. Viene così segnalato l’avvistamento alla
capitaneria di porto, ma si scopre che dell’esistenza di questo
delfino morto lo sapevano già in molti, e da marzo! Un grave
caso di inefficienza, che non aiuta gli animali e che, soprattutto,
impedisce di conoscere le cause della morte di questo, come di
molti altri cetacei . Vivere il mare in barca per mesi e gioire
alla vista di tanti delfini che si incontrano è sempre
un’emozione straordinaria che regala energia positiva, tanto quanto
invece è negativa quella che si prova in momenti come
questi.


23 gi
ugno
A causa delle difficili condizioni meteo marine – al mar non si
comanda – il veliero non è riuscito ad attraccare al porto
di Livorno. In programma c’era una conferenza stampa e una riunione
con i comitati contro il rigassificatore off-shore in costruzione.
Da anni l’Enpa lotta contro la realizzazione di questo sito
industriale nell’area marina dichiarata “Santuario dei Cetacei”.
Sono infatti evidenti i rischi che una struttura simile porterebbe
in un ambiente che è stato dichiarato “Santuario”, proprio
per tutelare la biodiversità marina, ed in particolare tutte
le specie di cetacei che hanno eletto questo tratto di mare come la
loro “casa”. La Maud si allontana con una promessa: tornare.

16
giugno

Jonathan – così l’hanno poco originalmente ribattezzato i
suoi soccorritori – era gravemente ferito. Impossibilitato a
volare, l’uccello si era accasciato su una delle spiagge di
Favignana. A notare l’animale sono stati alcuni turisti, i quali
grazie alle indicazioni fornite telefonicamente dal direttore
scientifico dell’Enpa Ilaria Ferri, hanno preso delicatamente il
gabbiano e l’hanno adagiato con altrettanta cura all’interno di una
scatola. Jonathan, ancora sofferente ma ormai al sicuro dentro il
suo “nido artificiale”, è stato così preso in
consegna dagli agenti del Corpo Forestale e trasferito al Centro di
Ficuzza da dove, trascorso un periodo di cure e di convalescenza,
tornerà nuovamente ad “accarezzare il cielo”.

8
giugno

Verso le ore 12 in navigazione nel Canale di Piombino in direzione
Golfo di Porto Azzurro (Elba), la ciurma del Maud ha incontrato un
branco di 8-10 tursiopi a circa 90 metri dai pescherecci che
stavano pescando a strasico. Intelligenti e furbi, imparano presto
come approfittare del pesce che sfugge alle reti o che viene
gettato dai pescherecci! Uno degli scopi del nostro progetto
è quello di raccogliere quante più informazioni
possibili sulle interazioni tra i tursiopi e la pesca. E’ argomento
delicato che intendiamo proporre al fine di risolvere i problemi di
“competizione” tra delfini e pescatori che spesso sono finiti
male.. i delfini spesso sono uccisi dai pescatori anche in Italia
perché considerati “disturbo” alla pesca o competitori.

25
maggio

“Il 2010 – aggiunge Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Enpa –
è anche l’anno internazionale della biodiversità.
Abbiamo scelto di impegnarci concretamente a difesa del mare e di
promuovere comportamenti ecosostenibili poiché è uno
degli ecosistemi più a rischio del pianeta. Pesca illegale,
sversamenti di industrie e allevamenti, inquinamento acustico e una
infinita quantità di sostanze tossiche causano danni
irreversibili in particolare alle grandi specie pelagiche quali
cetacei, tonni e pesce spada”.

16
aprile

Questo storico motoveliero ha già partecipato alla Garibaldi
Tallship Regatta 2010, a Trapani dal 16 al 19 aprile, perché
“nel 2010 ricorre il centocinquantennale della spedizione dei Mille
e con la nostra presenza – spiegava Carla Rocchi, presidente
nazionale dell’Enpa – vogliamo ricordare Giuseppe Garibaldi che
è stato non soltanto l’artefice dell’Unità Nazionale,
ma anche il primo animalista d’Italia. Infatti, è stato
proprio ‘l’eroe dei due mondi’ insieme al suo medico Timoteo Riboli
e alla nobildonna inglese Anna Winter contessa di Southerland, a
fondare, nel 1871, l’Enpa, che allora si chiamava Società
Protettrice degli Animali”.

Di porto in porto, il motoveliero dell’Enpa accoglierà a
bordo appassionati di nautica, giornalisti, amanti del mare e degli
animali, ma anche semplici curiosi. Nelle veste di ciceroni, i
“marinai” dell’Enpa sveleranno ai loro ospiti tutti i segreti della
barca animalista, ricostruiranno la storia dell’Enpa attraverso le
gesta del suo fondatore, spiegheranno quanto sia semplice e
importante per l’uomo difendere gli animali e l’ambiente in cui
vivono.

LifeGate Radio, primo network media italiano per lo sviluppo
sostenibile e media-partner dell’Enpa per questa iniziativa,
sarà in collegamento satellitare con il “Maud” e
informerà i suoi ascoltatori sullo svolgimento della
traversata, sulla vita quotidiana dell’equipaggio,
sull’attività di monitoraggio e tutela dell’ambiente
marino.

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