
Dietro ai marchi di carne vegetale e ai laboratori di carne coltivata spesso ci sono le multinazionali della carne tradizionale. Con delle conseguenze.
Una ricetta riscaldante che abbina il gusto della zucca alle virtù delle ortiche.
Ingredienti per 4 persone
per la vellutata:
1 zucca di medie dimensioni
1 cipolla piccola
1 pezzetto di zenzero fresco (le dimensioni di una noce)
1 confezione di panna vegetale
250 ml di brodo vegetale
mezzo bicchiere di vino bianco
3 cucchiai di lievito alimentare
olio extra vergine di oliva
sale
per il pesto:
un mazzo di ortiche
1 spicchio d’aglio
50 g di mandorle sgusciate
30 g di pinoli
100 ml di olio extra vergine di oliva
sale
Preparazione
Tagliare la zucca in quattro (con la buccia) e cuocerla in
forno a bassa temperatura (130° circa) per circa 45 minuti,
ovvero fino a che la polpa sarà morbida. Utilizzare questo
tempo per preparare il pesto di ortiche. Con i guanti, sciacquare
le ortiche, levando le parti più dure dei gambi, quindi
scottarle in una padella e toglierle appena saranno appassite.
Frullarle con l’aglio, i pinoli, le mandorle, mezzo cucchiaino di
sale, l’olio, fino ad ottenere una crema omogenea.
Levare la zucca dal forno e pulirla dalla buccia e dai semi,
tagliandola a pezzi grossolani.
Soffriggere in un cucchiaio di olio la cipolla tagliata
finissima, quindi unire la zucca, dorare mescolando e bagnando con
il vino bianco. Unire una parte del brodo per amalgamare e lo
zenzero a pezzetti piccolissimi. Levare dal fuoco e passare tutto
al mixer, oppure utilizzare un frullatore ad immersione
direttamente nella pentola, quindi unire il brodo restante, il
lievito e mescolare. Aggiustare di sale e mescolare per amalgamare
cuocendo la crema fino a quando avrà una consistenza
morbida, ma non liquida.
Servire nelle fondine versando al centro di ciascuna, sopra la
vellutata, una cucchiaiata abbondante di pesto di ortiche.
Notizie e consigli
Guarnire con qualche pezzetto di mandorla, un pizzico di semi
di papavero e due foglie di prezzemolo.
A cura di teresadellefragole.it
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dietro ai marchi di carne vegetale e ai laboratori di carne coltivata spesso ci sono le multinazionali della carne tradizionale. Con delle conseguenze.
L’adozione del biologico è fondamentale per mitigare le criticità ambientali, economiche, sanitarie e sociali che siamo chiamati ad affrontare. Per questo è cruciale contrastare le azioni che ne rimandano lo sviluppo.
La ricercatrice è stata tra i primi a studiare la relazione tra i sistemi alimentari e i cambiamenti climatici e a proporre soluzioni basate su modelli matematici.
Le fave sono state per tanto tempo un dono importante per l’alimentazione povera. Sostenibili e ricche di proprietà, oggi sono una fonte a cui attingere per una tavola sana e naturale.
Uno studio statunitense ha osservato la correlazione tra i livelli di antiossidanti nel sangue e l’insorgere di demenza.
Secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’obesità ha raggiunto proporzioni epidemiche ed è necessario intervenire per invertire subito la rotta.
Quella dei pici al pesto di asparagi è la ricetta di una pasta “acqua e farina” toscana, che accoglie la primavera e la offre nel piatto con gentilezza e tanto gusto.
Biova Project, la startup che ricava birra e snack dal pane invenduto, sbarca a Milano e trasforma l’aperitivo meneghino in un rito collettivo antispreco.
Nella Ue ogni anno sprechiamo 88 milioni di tonnellate di cibo: parte la campagna Bis! con Neri Marcorè per l’uso di food bag riciclabili al ristorante.