Vicenza Jazz: dalla grande madre Africa

Per Vicenza Jazz 2005, New Conversations, dal 15 al 21 maggio

“E un uccello è volato dalla grande Madre Africa”
è il sottotitolo della manifestazione vicentina che propone
quelle “New Conversations”, ovvero stimolanti intrecci di stili,
con incursioni nella musica latina e nella classica.

In sette giorni, dal 15 al 21 maggio, a Vicenza c’è un
concentrato di stelle del jazz e dintorni, come Toots Thielemans,
Richard Galliano, Paolo Fresu…

Ad aprire “Vicenza Jazz 2005” è Manu Dibango,il celebre
sassofonista emblema di quel far musica in cui la tradizione
musicale africana diventa jazz, si sublima nel soul e inventa il
funk. Il suo concerto è in piazza dei Signori, il 15.

Il jazz contaminato dai ritmi latini è quello di Don
Byron, virtuoso del clarinetto. E torna a Vicenza Uri Caine. La sua
esibizione è divisa in due distinti momenti: in “solo”
all’insegna di Mozart e poi, in duo, con la tromba di Paolo Fresu
rinnovando un sodalizio già collaudato. Al Teatro Olimpico,
17 maggio.

Il grande maestro della tastiera, Herbie Hancock, si presenta
con il suo quartetto. Sala Palladio Fiera, il 18 maggio. Ancora il
Teatro Olimpico è la splendida cornice per l’incontro
musicale di due mostri sacri: Richard Galliano, fisarmonica, e
Toots Thielemans, armonica a bocca. Il 19 maggio.

Le ultime due serate del “Vicenza Jazz” sono dedicate a Charlie
Parker, il geniale sassofonista moriva giusto 50 anni fa. Gli
rendono omaggio Ray Lema, Charles McPherson, Francesco Cafiso,
Riccardo Brazzale.


Redazione Eventi

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