La vita vissuta in armonia

“Ognuno deve vivere ogni suo momento con l’intensità con cui lo vivrebbe se fosse il primo attimo del nascere o l’ultimo istante del morire”.

Per l’uomo zen, che ha percepito il Satori, l’illuminazione – ed
è sempre un innamorato della bellezza, dell’esistenza, un
artista – la vita naturale è la giusta via. La vita naturale
è la vita vissuta in armonia con se stessi, con l’ambiente
con il prossimo, con le stagioni di tutta la vita. E’ voler rendere
tutto armonioso e bello attorno a sé. E’ la vita che in ogni
attimo è eterna, perché ogni attimo la contiene, in
essenza tutta. E’ la scoperta della divinità implicita,
della sacralità di ogni singolo attimo della nostra
importantissima vita.

Lo scopo non viene mai completamente chiarito, ma solo indicato.
Lo zen non dice di raggiungere la cime della montagna, la indica
soltanto, l’accenna. Il dito che indica la luna indica anche
qualsiasi altra cosa, una strada, una linea, che è fatta di
ogni suo punto, un punto che, in essenza, è una linea. Ogni
punto della montagna è la sua cima, ogni punto della vita
è tutta la vita, sacro, come sacra è la vita stessa.
Perché la sua essenza è buddità,
divinità trasfusa nell’immanenza che si esprime nella forma.
Divinità che si realizza in ogni uomo.

Ecco perché preme tanto l’insegnamento del maestro zen:
“Ognuno deve vivere ogni suo momento con l’intensità con cui
lo vivrebbe se fosse il primo attimo del nascere o l’ultimo istante
del morire. Per ogni uomo il primo e l’ultimo istante sono uguali a
ogni istante della vita che scorre”.

Marcella Danon

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