Per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica non può mancare l’idrogeno verde.
Ma che cos’è?
L’idrogeno è un vettore, non una fonte di energia.
Questo significa che non esiste in natura, ma deve essere prodotto da altre fonti energetiche.
L’idrogeno si può produrre dall’acqua tramite elettrolisi usando l’elettricità. Se quest’ultima è prodotta con fonti rinnovabili, allora si può parlare di idrogeno verde o rinnovabile.
nelle raffinerie
nelle industrie energivore (per esempio le fonderie)
nel trasporto marittimo
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nel trasporto pesante, su gomma o ferro.
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Dove si usa?
Ma c’è un problema: produrre idrogeno verde costa ancora troppo.
L’idrogeno grigio (prodotto a partire da combustibili fossili)) costa 1,5 euro al kg. L’idrogeno blu (combustibili fossili ma con cattura del carbonio) 2 euro al kg.
l’idrogeno può essere trasportato con camion e navi ma, ad oggi, la soluzione più conveniente è trasportarlo tramite la rete del gas.
E poi c’è il tema del trasporto:
L’idrogeno è una soluzione cui guardare per le infrastrutture alternative.
26 paesi, tra cui l’Italia, hanno firmato il documento di indirizzo politico Hydrogen Initiative già nel settembre 2018.
Il vero obiettivo, quindi, è quello di incrementare la produzione dell’idrogeno verde.
Ma come si fa?
Bisognerà sviluppare progetti su larga scala, di ampia portata, così da ridurne il costo di produzione e renderlo più conveniente.