Terremoto in Turchia e Siria, undicimila le vittime accertate

Un terremoto apocalittico ha colpito il sud della Turchia e la Siria: oltre 5mila vittime. Preoccupazione rientrata in Italia. Segui gli aggiornamenti in tempo reale.

Un fortissimo terremoto, di magnitudo 7,8, ha colpito il sud della Turchia questa notte: sono almeno undicimila i morti e decine di migliaia i feriti. Secondo l’agenzia di stampa turca Anadolu sono almeno dieci le province turche interessate dal sisma, in particolare la città di Gazientep, che si trova ad appena 30 chilometri dall’epicentro e conta oltre due milioni di abitanti, e poi le zone di Sanliurfa, Diyarbakir, Malatya e Adana. La violentissima scossa si è verificata alle 4:16 ora locale, ed è stata avvertito anche in diverse regioni di Siria e Libano. La protezione civile siriana ha dichiarato lo stato di emergenza nel nordest del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi. In Italia era stata immediatamente diramata un’allerta tsunami, maremoto, su indicazione dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia, ed era stata interrotta precauzionalmente la circolazione ferroviaria nel sud del Paese. L’onda provocata dalla smottamento tellurico si è abbattuta sulla costa siciliana tra le 6:30 e le 6:40 tra Siracusa, Catania, Messina e poi sul Tirreno e Canale di Sicilia, senza causare ripercussioni. Ferrovie dello Stato fa sapere inoltre che “è ripresa regolarmente anche la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia.

Di seguito gli aggiornamenti in tempo reale

Almeno 500 morti tra Turchia e Siria per il terremoto
Almeno 500 morti tra Turchia e Siria per il terremoto © Anadolu via GettyImages

12:38, 8 Febbraio 2023

Morti almeno 8 operatori umanitari tra le macerie

Almeno otto operatori umanitari  sono tra le vittime nel nord della Siria, Il gruppo di protezione civile siriana noto come White Helmets , che opera in aree al di fuori del controllo del governo, ha dichiarato mercoledì che quattro dei suoi volontari e le loro famiglie erano tra le vittime del terremoto nella Siria nordoccidentale controllata dai ribelli.

Medici senza frontiere ha dichiarato che uno dei suoi dipendenti è stato trovato morto sotto le macerie della sua casa a Idlib, nel nord-ovest della Siria. “Siamo molto scioccati e rattristati dall’impatto di questo disastro sulle migliaia di persone che ne sono state colpite, compresi i nostri colleghi e le loro famiglie”, ha dichiarato Sebastien Gay, capo della missione di Medici Senza Frontiere in Siria.

10:40, 8 Febbraio 2023

Il Papa: prego per le popolazioni turche e siriane

“Il mio pensiero va alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite da un terremoto che ha causato migliaia di morti e feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo mia vicinanza a questi popoli e a chi soffre per questa devastante calamità. Ringrazio chi si impegna per portare soccorso e incoraggio tutti a solidarietà con quei territori già martoriati da lunga guerra. Possano andare avanti di fonte a questa tragedia”. Così Papa Francesco, al termine dell’udienza di oggi in Vaticano.

10:29, 8 Febbraio 2023

Neonata estratta viva in Siria

Una neonata è stata estratta viva dalle macerie di una casa nel nord della Siria, dopo che i parenti l’hanno trovata ancora legata con il cordone ombelicale alla madre, morta nel violento terremoto di lunedì. La neonata è l’unica sopravvissuta della sua famiglia, che viveva nella città di Jindayris controllata dai ribelli.

10:18, 8 Febbraio 2023

Oltre 9.500 le vittime accertate a oggi

È di oltre 9.500 il conteggio aggiornato delle vittime del terremoto che ha colpito il sud della Turchia e la Siria: Ankara conta 7.000 morti, Damasco 2.500.

La Cina, che ha offerto aiuti per 4,4 milioni di dollari alla Siria per la ricostruzione, invita gli Stati Uniti a “mettere da parte l’ossessione geopolitica e revocare immediatamente le  sanzioni unilaterali alla Siria e aprire la porta all’assistenza umanitaria di fronte alla catastrofe”.

14:52, 7 Febbraio 2023

Sant'Egidio: Sospendere le sanzioni alla Siria

Il tragico evento sismico è avvenuto in una regione teatro di una sanguinosa guerra che dura da più di 11 anni. Per questo la Comunità di Sant’Egidio è particolarmente preoccupata per i governatorati di Aleppo e Idlib in Siria, devastati dal conflitto e in cui giungono rari aiuti internazionali a causa delle sanzioni internazionali che colpiscono il Paese.

Riteniamo sia giunto il momento di sospendere le sanzioni per permettere ai soccorsi di giungere copiosi e il più rapidamente possibile, in aiuto alla popolazione stremata dalla guerra e dal sisma” si legge in una nota che fa appello alla comunità internazionale “perché favorisca l’accesso umanitario urgente in Siria – via area e via terra – perché si possa salvare il maggior numero di persone colpite e quanti hanno perso tutto in questo freddo inverno”.

8:01, 7 Febbraio 2023

La raccolta fondi della Mezzaluna rossa

La Mezzaluna rossa, equivalente musulmana della nostra Croce Rossa internazionale, ha aperto una raccolta fondi per assistere feriti e sfollati in Turchia e Siria: “Ringraziamo e siamo gratə, inoltre, a tutte le organizzazioni e allə volontariə che da ore stanno duramente e pericolosamente lavorando per fornire aiuto e supporto alle comunità, fornendo un’assistenza indiscriminata. Nell’attesa di capire come potere renderci utili al meglio e di costruire un’adeguata campagna, vi invitiamo a continuare a monitorare la situazione e a dimostrare il vostro sostegno, donando sin da subito alla nostra associazione. Le popolazioni curda, turca e siriana, e tuttə coloro che sono statə danneggiatə, hanno bisogno del nostro aiuto affinché questa difficile situazione possa essere arginata il prima possibile. Per fare fronte a questa crisi umanitaria di grandissime proporzioni, la solidarietà e la cooperazione di tuttə risultano cruciali”.

Queste le coordinate:
donazione immediata PayPal: shorturl.at/hKM89
bonifico bancario su c/c:
BANCA ETICA
Conto: 16990236
Intestato a:
MEZZALUNA ROSSA KURDISTAN ITALIA
IBAN: IT53 R050 1802 8000 0001 6990 236
Causale: Terremoto

 

7:57, 7 Febbraio 2023

Iskenderun, 4 superstiti estrattati dalle macerie

Sono continuate durante la notte le operazioni di ricerca e soccorso e a İskenderun 4 persone sono state tratte in salvo dopo oltre 24 ore passaste sotto le macerie: si tratta di tre ragazzi e una donna.

 

7:52, 7 Febbraio 2023

Oktay: in Turchia 2.379 persone decedute

Il vicepresidente turco Oktay, secondo Anadolu, ha dichiarato che 2mila 379 persone hanno perso la vita e 14mila 483 persone sono rimaste ferite nei terremoti a Kahramanmaraş. In tutto, contando anche la Siria, il conto dei morti dopo 24 ore ha superato quota 5mila.

21:45, 6 Febbraio 2023

Nuovo bollettino: oltre 3.600 vittime

Oltre 3.600: è questo, al momento, il bollettino al limite dell’apocalittico del terremoto in Turchia e Siria. Ma si continua a scavare tra le macerie, sia nel sud della Turchia che in Siria, dove si contano circa un terzo dei morti totali.

15:30, 6 Febbraio 2023

Putin invierà soccorritori russi in Siria

A seguito di una telefonata tra il presidente russo Vladirmir Putin e quello siriano Bashar Assad, il Cremlino ha fatto sapere che squadre di soccorritori russi partiranno quindi nelle prossime ore per la Siria. A ruota dovrebbe seguire anche l’invio di aiuti ad Ankara, dopo una telefonata con Erdogan.

16:08, 6 Febbraio 2023

In Turchia, per ora, 1.500 morti. In Siria 810

Cresce inesorabilmente il numero delle vittime accertate, ma ogni bilancio è da considerarsi assolutamente provvisorio. Alle 18 ore locali, le autorità turche hanno recuperato sotto le macerie 1.500 corpi, cui vanno ad aggiungersi gli 810 cadaveri estratti in terra siriana, per un totale di oltre 2.300. Circa diecimila i feriti, in totale.  In Turchia, il ministro della Pubblica istruzione ha fatto sapere che le scuole rimarranno chiuse almeno fino al 13 febbraio.

14:26, 6 Febbraio 2023

Anche Israele annuncia aiuti alla Siria

Da Israele, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dato il via libera all’invio di aiuti in Siria. Israele “ha ricevuto da una fonte diplomatica una richiesta di aiuti umanitari alla Siria e io l’ho approvata”, ha detto Netanyahu.

14:12, 6 Febbraio 2023

Protezione civile, 50 uomini pronti a partire per la Turchia

Una squadra di 50 persone della Protezione Civile italiana è pronta a partire per la Turchia, per prestare soccorso dopo il terribile terremoto della scorsa notte: “Invieremo specialisti, corpo nazionale dei vigili del fuoco e personale sanitario. Abbiamo messo a disposizione un modulo di supporto e stiamo attendendo la richiesta in caso di un modulo sanitari nel caso servissero: questi moduli devono essere accettati dalla Turchia, c’è grande disponibilità” ha detto a Rai News 24 il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. C’è ovviamente grande preoccupazione anche perché lavorare su quei territori non è semplice. Stiamo attendendo il via libera per partire, avremmo dei team operativi in avanscoperta: siamo pronti a fare la nostra parte ma dobbiamo aspettare che siano pronti a ricevere il meccanismo europeo”.

13:32, 6 Febbraio 2023

Cnn: più di 1.500 morti

Sono più di 1.500 i morti accertati nel terremoto che ha colpito Turchia e Siria, con epicentro nel sud della Turchia. A fornire il nuovo dato è la Cnn.

0:35, 6 Febbraio 2023

Un sisma mille volte più forte di quello di Amatrice

Si è trattato di un “sisma mille volte più forte di quello di Amatrice, ma non vi sono state oscillazioni significative del livello del mare”: a Fanpage.it il direttore dell’Osservatorio nazionale terremoti dell’Ingv, Salvatore Stramondo, ha spiegato perché l’allarme tsunami in Italia è stato revocato. “L’area interessata dal terremoto di questa notte è una di quelle a più alto rischio sismico note. Siamo in un settore della porzione est della faglia anatolica che è lunga centinaia di chilometri e costituisce una parte di una struttura ancora maggiore che è l’intera faglia anatolica, lunga circa 1.000 chilometri. Queste faglie rappresentano il punto di incontro tra placche tettoniche come quella arabica a Sud e quella anatolica a Nord” ha spiegato.

12:00, 6 Febbraio 2023

Danni a siti storici in Siria

L’agenzia di stampa ufficiale siriana, Sana, riporta di danni causati dal terremoto a importanti siti archeologici ad Aleppo, Hama, Tartous.

 

11:47, 6 Febbraio 2023

Nuova forte scossa di magnitudo 7.8

Una nuova fortissima scossa, di magnitudo 7.8, ha colpito la Turchia centrale pochi minuti fa, ed è stata avvertita anche in Siria, nelle città di Damasco e Latakia.

11:27, 6 Febbraio 2023

"Il terremoto più devastante in 24 anni nell'area"

Haluk Özener, direttore dell’osservatorio Kandilli e istituto di ricerca sui terremoti, ha detto alla Bbc che il terremoto delle scorse ore è “il più grande che abbiamo visto in 24 anni in questa regione. Finora si sono verificate 100 scosse di assestamento. Circa 53 di loro sono più di 4 gradi (sulla scala Richter). Sette di loro sono più di 5 gradi. Possiamo dire che questi terremoti continueranno nei prossimi giorni”. Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha appena comunicato che, nella sola Turchia, sono almeno 912 le vittime accertate.

11:05, 6 Febbraio 2023

Quattordici pallavoliste intrappolate sotto le macerie

Secondo quanto rilanciato anche dalla Cnn, Eneshan Can, giocatore di pallavolo dell’Alanya Belediyespor, ha annunciato in un post che su Twitter che 14 giocatrici della squadra di pallavolo femminile di Hatay sono rimaste sotto le macerie dopo che l’edificio in cui si trovavano è crollato.

 

11:00, 6 Febbraio 2023

Dalla Casa bianca: "Pronti a fornire aiuto"

Nel frattempo è arrivata anche la comunicazione da Washington: “Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per le notizie del terribile terremoto di oggi in Turchia e in Siria. Siamo pronti a fornire tutta l’assistenza necessaria. Il Presidente Biden ha incaricato l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid) di valutare le opzioni di risposta degli Stati Uniti per aiutare le persone più colpite. Continueremo a monitorare da vicino la situazione in coordinamento con il governo della Turchia”.
10:30, 6 Febbraio 2023

Medici senza frontiere in soccorso a Idlib

Mentre proseguono gli scavi sotto le macerie alla ricerca di morti e feriti, le organizzazioni internazionali si sono mobilitate per prestare soccorso nell’emergenza. Medici senza frontiere (Msf) ha fatto sapere di essere attivo nell’ospedale di Idlib, nella Siria nord-occidentale, dove sta curando i feriti negli ospedali e distribuendo kit medici di emergenza ad altre strutture della zona. “Rimaniamo in stretto contatto con le autorità per capire e come supportare entrambi i paesi e le persone colpite”, ha reso noto Msf.

10:02, 6 Febbraio 2023

Mattarella scrive a Erdogan

“Ho appreso con profonda tristezza e seguo con attenzione le notizie sul sisma che ha così gravemente colpito la zona sud orientale della Turchia, causando numerosissime vittime e feriti. In questo momento di lutto l’Italia è vicina, con sentimenti di partecipe solidarietà, al dolore dell’amico popolo turco. Il nostro pensiero va alle famiglie di quanti hanno perso la vita, ai feriti – cui auguriamo un pronto ristabilimento – e alle squadre di soccorso”, ha aggiunto, “in spirito di vicinanza, La prego di accogliere, signor presidente, le espressioni del più sincero cordoglio della Repubblica italiana e mio personale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

21:31, 6 Febbraio 2023

Nuova scossa in mattinata, gli edifici continuano a crollare

Una nuova scossa di terremoto si è verificata in mattinata, intorno alle 8.30 italiane, nel sud della Turchia. In questo video, girato in diretta a mattinata ormai inoltrata, un edificio crolla sotto i colpi della nuova scossa, probabilmente, con delle persone ancora all’interno.

21:18, 6 Febbraio 2023

Le immagini dei crolli a Kahramanmaras

Impressionanti le immagini dei crolli registrati in Turchia che si possono rintracciare su twitter: in questo caso siamo a Kahramanmaraş, una delle città più colpite. 

9:07, 6 Febbraio 2023

Crollato il castello di Gaziantep, aveva 2.200 anni

Sarebbero circa 170 gli edifici crollati a causa del terremoto che ha colpito il sud della Turchia, con fortissime ripercussioni anche in Siria. Tra gli edifici compromessi,  anche il castello di Gaziantep, vecchio di 2.200 anni. Innalzato dagli ittiti, fu pià volte ampliato e fortificato dai romani, in particolare sotto l’imperatore Giustiniano alla metà del 500 dopo Cristo. Oggi ospitava il Museo della difesa e dell’eroismo.

8:58, 6 Febbraio 2023

La Nato mobilita il sostegno alla Turchia

“Piena solidarietà al nostro alleato, la Turchia dopo questo terribile terremoto. Siamo in contatto con il presidente Erdogan e con il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu. Gli alleati della Nato stanno ora mobilitando il loro sostegno”. Lo scrive su twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

8:45, 6 Febbraio 2023

Il sostegno delle istituzioni europee

“Un terremoto devastante ha scosso la Turchia e la Siria questa mattina, causando la morte di
centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L’Ue è pronta ad aiutare”. Così in un tweet l‘Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Unione Europa Josep Borrell.

Anche la presidente dell’europarlamento Roberta Metsola e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel hanno espresso vicinanza e sostegno.

8:25, 6 Febbraio 2023

Protezione civile italiana pronta a prestare soccorso

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una nota, spiega di essere “costantemente, aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, sugli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. La Protezione Civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso”.

11:52, 6 Febbraio 2023

Erdogan: 912 vittime solo in Turchia

Almeno 912 morti accertati, 2.800 edifici crollati, 2.500 persone salvate dalle macerie. Si tratta del bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito la Turchia, secondo i dati forniti in un punto stampa dal presidente turco Recep Erdogan. Il quale ha fatto sapere che “gli sforzi per i soccorsi continuano ininterrottamente” e che al momento sono arrivate alla Turchia offerte di aiuto da 45 paesi di tutto il mondo, comprese la Russia,  Israele, gli Stati Uniti, l’Unione Europea.  Dalla parte siriana, sono oltre 400 le vittime accertate.

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