L’Italia taglia i fondi per le Comunità energetiche rinnovabili
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Simone Santi
Contributor
Giornalista sportivo ma da tempo prestato alla cronaca politica, cronista politico ma talvolta prestato ai viaggi, i quali però mi hanno ridato indietro ogni volta troppo presto. Nato, cresciuto e sempre vissuto a Roma, con tutti i suoi vantaggi e tutti i suoi limiti. Convinto che l’attenzione ai diritti civili e alla tutela ambientale siano la base di una buona politica.
Citazione preferita: “I libri sulle rivoluzioni iniziano di solito con un capitolo dedicato alla corruzione del potere in declino. Dovrebbero invece cominciare con un capitolo di analisi psicologica dove si spieghi il processo per cui un uomo oppresso e in preda al terrore vince improvvisamente i propri timori e smette di avere paura” (Ryszard Kapuscinski)
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Il presidente dell’Istat lo ha ribadito al Parlamento impegnato nella legge di Bilancio: le liste d’attesa sono troppo lunghe e l’alternativa è il privato.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Il Consiglio Ue Ambiente stabilisce la riduzione del 90 per cento rispetto al 1990: un compromesso che almeno porta l’Europa unita alla Cop30.
Via libera alla proposta storica dell’ASviS: i provvedimenti conterranno una valutazione sull’impatto sulle prossime generazioni e sulla parità di genere.
La riforma costituzionale della giustizia, con la separazione della carriera di giudice da quella di pm, passerà al giudizio del popolo. Senza quorum.
Il capoluogo umbro obbligherà le aziende che vogliono ottenere lavori a garantire condizioni contrattuali dignitose: i famosi 9 euro lordi l’ora.
Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Il Senato di Montevideo ha votato una nuove legge che consente la “muerte digna” (ma non il suicidio assistito) anche entro pochi giorni dalla richiesta.
Atene approva una legge che vuole favorire la produttività, ma sindacati e opposizione insorgono: “Così si incentiva lo sfruttamento”. Proteste in piazza.