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Wild angle, terza puntata: come essere turisti responsabili

Ammettiamolo: chi non vorrebbe nuotare con un delfino? O magari coccolare un cucciolo di leone. Qualche volta sono gli stessi santuari a promuovere queste attività, quindi perché non dovremmo provarle se sono incentivate da queste strutture?

Perché non si tratta di veri santuari. Qualsiasi interazione con la fauna selvatica che venga veicolata attraverso l’alimentazione comporta delle profonde modifiche all’ecosistema.

Andando ad alimentare questi animali, anche tutti quelli che vivono intorno a quel gruppo sociale o a quella specie vengono in qualche modo sbilanciati da questo squilibrio che stiamo creando.

Non solo: gli animali selvatici patiscono tutto ciò che non è naturale.  Per questo l’interazione con l’uomo, sia essa in cattività o in natura, rappresenta un abuso.

Ma non temete. Esistono anche splendide attività che rispettano i bisogni di queste magnifiche creature, Attività che rispettano i limiti, l’etologia e lo spazio tra noi e l’animale selvatico e che permettono di vivere momenti di incredibile connessione con loro.

Ce ne parla Chiara Grasso etologa, ricercatrice nell’ambito della zooantropologia e presidente di Eticoscienza, in questa nuova puntata di Wild angle dedicata a come essere turisti responsabili.