Migranti, l’Europa ha davvero sdoganato il “modello Albania” per i rimpatri?
Raggiunto l’accordo sul nuovo regolamento: sarà possibile istituire degli ‘hub di rimpatrio’ anche al di fuori del territorio europeo.
Cosa succede nel mondo, come stanno cambiando le relazioni internazionali che governano gli equilibri geopolitici. Come lo sviluppo sostenibile sta influenzando i rapporti di forza. Per LifeGate avere una sezione Esteri significa tutto questo: dalle elezioni internazionali, agli ultimi rapporti delle organizzazioni internazionali, dalle best practice portate avanti dai governi occidentali e dai paesi in via di sviluppo, passando per guerre, terrorismo e catastrofi più o meno naturali. Ma soprattutto storie. Storie di chi sta cambiando il mondo e lo sta trasformando in un posto migliore, per tutti. Le notizie, le breaking news dal mondo, nel momento in cui accadono, per una rubrica di Esteri sempre aggiornata. Perché il mondo è sempre più piccolo e connesso.
Raggiunto l’accordo sul nuovo regolamento: sarà possibile istituire degli ‘hub di rimpatrio’ anche al di fuori del territorio europeo.
Reporters sans frontières (Rsf) rivela una situazione drammatica per i giornalisti nel mondo. Il territorio più pericoloso, dopo Gaza, è il Messico.
L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
Un rapporto indica che la capitale dell’Indonesia Giacarta accoglie ormai 42 milioni di persone: più di Dacca, seconda, e di Tokyo.
Dopo la prima bozza di piano profondamente sbilanciata a favore della Russia, ora c’è una nuova bozza di accordo che piace all’Ucraina.
La sentenza è arrivata sul caso di due cittadini polacchi sposati in Germania. La Polonia si era rifiutata di riconoscere il loro matrimonio.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Il piano di pace per l’Ucraina ricorda molto quello per la Striscia di Gaza. Kiev dovrebbe cedere diversi suoi territori alla Russia e ridimensionare l’esercito.
La risoluzione dell’Onu su Gaza prevede l’invio di truppe internazionali e il disarmo di Hamas. Ma la strada è subito in salita.
Un rapporto della ong israeliana PHRI denuncia la strage di palestinesi nelle strutture detentive israeliane. I morti ufficiali sono 98 ma si contano centinaia di dispersi.