9 marchi di moda consapevole da tenere d’occhio in autunno
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Una moda sostenibile e solidale è possibile. Come? Ve lo dimostriamo nella nostra sezione LifeGate, dove trovate tutti gli aggiornamenti sulle iniziative più ammirevoli e sui tessuti naturali più innovativi. Dai materiali come tessuti sintetici, pellami e pellicce d’origine animale, a una lavorazione che richiede l’utilizzo di prodotti chimici dannosi per l’ambiente e per la salute: l’industria della moda è ancora oggi tra le più impattanti sia dal punto di vista ambientale che sociale. Oggi sono molte le organizzazioni no profit che lottano per rendere questo settore industriale più etico e responsabile. Una rivoluzione che coinvolge direttamente grandi marchi d’abbigliamento e tutta la filiera.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Il magazine Öko-test ha condotto ricerche su capi di abbigliamento e accessori Shein trovando residui di sostanze pericolose. La nostra intervista ai ricercatori.
L’industria tessile si sta attrezzando per innovare se stessa e trovare soluzioni meno impattanti: la fermentazione rappresenta l’ultima frontiera moda.
Casi di appropriazione creativa e di rapporti sbilanciati nella fornitura di materie prime rendono sempre più urgente parlare di “sostenibilità culturale”.
Il Parlamento europeo ha aggiornato il report sull’impatto della produzione tessile mentre cresce l’attesa nei confronti delle prossime scelte politiche.
Sono tante e afferenti a diversi aspetti della produzione tessile: perché conoscere le certificazioni è il primo passo per fare una scelta responsabile
Nonostante i recenti scandali, che la moda made in Italy sia etica di per sé è una credenza diffusa. Una piccola filiera virtuosa sta cambiando le regole.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
A breve il digital product passport sarà obbligatorio, ma c’è già chi ha avviato la sperimentazione sui suoi prodotti: il caso di Save The Duck.
L’ultimo mercoledì di aprile migliaia di persone in tutto il mondo indossano un paio di jeans per protestare contro la violenza di genere: è il Denim day.