Nel 2025 gli italiani hanno intenzione di mangiare più sano. Il rapporto Coop
Più frutta e verdura, meno salumi e dolci. E poi più tempo lento in cucina. Le tendenze sui consumi alimentari per il 2025 secondo il Rapporto Coop.
Un’alimentazione sostenibile e naturale influenza in modo decisivo il nostro benessere e quello del pianeta, e rappresenta un elemento fondamentale per migliorare la qualità della vita. A volte però non è facile orientarsi tra le proposte di cibo che si spacciano per “genuine”, “sane”, “ecologiche” senza esserlo veramente. Se ti interessa l’alimentazione naturale, equilibrata, ricca di sostanze benefiche e veramente sostenibile, segui la sezione alimentazione di LifeGate. Qui trovi tante info e le notizie di attualità legate al cibo e alla sicurezza alimentare, tutto su ogm e pesticidi, il mondo del biologico, gli studi scientifici più autorevoli sulle virtù degli alimenti e la lista mensile della frutta, della verdura e del pesce di stagione. E poi tantissime ricette per tutti i gusti, oltre a consigli utili per cucinare in modo naturale valorizzando il contenuto nutritivo degli alimenti. Un’informazione agile, corretta e accessibile, che permette a tutti di avvicinarsi con semplicità al tema dell’alimentazione sostenibile e naturale, e che fornisce gli strumenti necessari a cambiare, in meglio, le nostre abitudini alimentari.
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L’associazione è stata osservata in uno studio statunitense. Consumando molta carne rossa processata il rischio di demenza aumenta del 13 per cento, il declino cognitivo soggettivo del 14 per cento.
Il fotografo George Steinmetz ha girato il mondo per raccontare la produzione di cibo e ha raccolto i suoi scatti in un libro che ci restituisce più consapevolezza su quello che mangiamo.
Alcune fotografie del libro “Nutrire il pianeta” di George Steinmetz su come viene prodotto il cibo nel mondo.
Dalla crema di ceci, cipolla e bergamotto agli gnocchi ai broccoli, ecco otto ricette vegane per raccogliere la sfida del Veganuary.
L’Onu ha proclamato il 2025 anno delle cooperative ritenendole di fondamentale contributo allo sviluppo sostenibile.
Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Vegetariano, di stagione, dai sapori mediterranei, ma anche profumato con spezie che vengono da Paesi lontani: ecco il nostro menù per ricordarci, anche a tavola, che il Natale è unione e condivisione!
I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.