
Nessuna novità sul clima
L’Ipcc ha pubblicato l’ultimo avvertimento del decennio. E per fortuna, tanto non dice nulla di nuovo e non cambia nulla.
I cambiamenti climatici sono il tema del nostro tempo. Le conseguenze del riscaldamento globale sono state da più parti definite come la minaccia più importante che gli stati, la comunità internazionale, il pianeta Terra dovrà affrontare nel secolo in corso. Il global warming, cioè l’aumento della temperatura media globale, è causato dalle emissioni di gas ad effetto serra in atmosfera – come la CO2 e il metano – prodotte dall’uomo attraverso varie attività: la deforestazione, l’utilizzo di combustibili fossi come il petrolio e il carbone, gli allevamenti intensivi. Le conseguenze sono i cambiamenti climatici, la crisi climatica in corso, quali la fusione dei ghiacci, l’innalzamento del livello dei mari, la desertificazione, la perdita di biodiversità. Per contrastare tutto questo, i paesi hanno sottoscritto l’Accordo di Parigi alla conferenza sul clima di Parigi, la Cop21. Per seguire tutti gli aggiornamenti dalla Cop27 di Sharm el-Sheik e le ultime notizie sulla lotta contro il riscaldamento globale e sui suoi effetti devastanti resta su LifeGate.
L’Ipcc ha pubblicato l’ultimo avvertimento del decennio. E per fortuna, tanto non dice nulla di nuovo e non cambia nulla.
Gravità, urgenza e speranza sono le parole chiave dell’ultimo rapporto di sintesi dell’Ipcc, il gruppo di esperti sui cambiamenti climatici.
A tre settimane dal primo passaggio sulla terraferma, il ciclone Freddy ha colpito di nuovo l’Africa australe, provocando centinaia di vittime.
Il territorio dell’Iraq è tra i più vulnerabili all’impatto della crisi climatica. Per proteggerlo, il governo vuole piantare 5 milioni di alberi e palme.
La California è stata travolta da un fiume atmosferico che ha portato inondazioni, forti piogge e pesanti disagi per la popolazione.
Il 21 febbraio è stato registrato il record negativo di estensione della calotta glaciale in Antartide.
La provincia dello Jiangsu è in cima alla lista delle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici. La prima non cinese è la Florida, al decimo posto.
A una settimana dal ciclone tropicale Gabrielle, la Nuova Zelanda conta 11 vittime, oltre mille persone isolate e danni per miliardi. E ora torna a piovere.
Sono sempre di più le aziende che predispongono i loro piani di transizione climatica. Secondo una ricerca di Cdp, però, quelli credibili sono pochissimi.
Il sultano Al Jaber, capo della compagnia petrolifera di Abu Dhabi e presidente della Cop28, vuole puntare ancora su petrolio e gas.