
È ufficiale: gli Stati Uniti sono di nuovo nell’Accordo di Parigi
Il 19 febbraio 2021, dopo tre mesi dall’uscita voluta dall’allora presidente Donald Trump, gli Stati Uniti sono rientrati nell’Accordo di Parigi.
I cambiamenti climatici sono il tema del nostro tempo. Le conseguenze del riscaldamento globale sono state da più parti definite come la minaccia più importante che gli stati, la comunità internazionale, il pianeta Terra dovrà affrontare nel secolo in corso. Il global warming, cioè l’aumento della temperatura media globale, è causato dalle emissioni di gas ad effetto serra in atmosfera – come la CO2 e il metano – prodotte dall’uomo attraverso varie attività: la deforestazione, l’utilizzo di combustibili fossi come il petrolio e il carbone, gli allevamenti intensivi. Le conseguenze sono i cambiamenti climatici, la crisi climatica in corso, quali lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento del livello dei mari, la desertificazione, la perdita di biodiversità. Per contrastare tutto questo, i paesi hanno sottoscritto l’Accordo di Parigi alla conferenza sul clima di Parigi, la Cop 21. Per seguire tutti gli aggiornamenti e le ultime notizie sulla lotta al riscaldamento globale e sui suoi effetti devastanti resta su LifeGate.
Il 19 febbraio 2021, dopo tre mesi dall’uscita voluta dall’allora presidente Donald Trump, gli Stati Uniti sono rientrati nell’Accordo di Parigi.
Il 23 febbraio, Lisa Casali, coordinatrice del master organizzato da Cineas e Pool ambiente, racconterà le opportunità di carriera in un incontro online.
Sedici anni fa, il protocollo di Kyoto (primo accordo mondiale sul clima) entrava in vigore. È ora di raccogliere quell’eredità.
Il tribunale amministrativo di Parigi ha ritenuto il governo della Francia colpevole di non aver fatto abbastanza per centrare gli obiettivi climatici.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden impone una moratoria sulle nuove trivellazioni, promette un summit sul clima ad aprile e una ripresa sostenibile.
Tra il 2000 e il 2019, circa 11mila eventi meteo estremi hanno flagellato ogni angolo del globo. Lasciandosi alle spalle un drammatico bilancio.
Partirà il 1 febbraio il mercato dei “diritti ad inquinare” voluto dal governo della Cina. Ora chi emette CO2 dovrà pagare (ma solo in un settore).
Marco Montemagno dialoga con Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate, e due attivisti di Fridays for future: Sofia Pasotto e Giovanni Mori.
Nell’ambito del green deal, l’Europa sta studiando un meccanismo di adeguamento della CO2 alle frontiere: il carbon border adjustment.
Il presidente Joe Biden ha avviato la procedura per il rientro degli Stati Uniti nell’Accordo di Parigi sul clima. Cancellato l’oleodotto Keystone XL.